"Non siamo davvero solisti nemmeno nella nostra vita, ma la scena di un dialogo a più voci, tutte, purtroppo, forse, dello stesso valore".
( Göran Tunström )


martedì 30 marzo 2010

Così è, se vi pare

Avevo un bel post quasi pronto nella mia mente, ecco magari proprio bello per i contenuti no, ma insomma, dopo tanto tempo avevo voglia di tornare a farmi sentire. Poi stasera blogspot un po' faceva i capricci e non mi lasciava editare il post come volevo, così alla fine l'ho messo in stad-by nelle bozze con l'idea di finirlo più tardi.
Poi ho avuto la brutta idea di andare a curiosare i risultati elettorali e l'umore è finito sotto le scarpe, non sicuramente per il responso della mia regione, nel Veneto era così scontato che Zaia facesse il pigliatutto che l'altro giorno svuotando la posta di tutto il materiale elettorale mi sono accorto che, tra i vari  Lega e PDL l'unico partito di opposizione a fare un po' pubblicità elletorale era l'UDC, partito politico che mi provoca l'orticaria.
Insomma da queste parti il PD ha fatto di tutto per far passare la voglia ai propri elettori abituali e ad altri potenziali di esprimersi in suo favore, prima di tutto imponendo un candidato che non piace a nessuno e che dimostrava in modo piuttosto palese che di partecipare non gli importava una cippa lessa. La tentazione di far parte del grosso numero degli astenuti è stata forte, poi ho deciso di votare lo stesso, giusto per dare un voto di preferenza ai consiglieri visto che lì ancora è possibile farlo tra una rosa di papabili.
Ma non era di questo che volevo parlare, ma della situazione catastrofica di due regioni che, al momento in cui scrivo, sono ormai date per perse. Sul Lazio io avevo già dei dubbi prima, anche se comunque ci si gioca il risultato sempre sul filo di lana, mentre quello che proprio mi rammarica è il responso del Piemonte, perchè mi dispiace da morire per la Bresso che è una delle poche politiche con le palle che apprezzo. Certo, quei 10.000 voti di differenza su poco più di 2 milioni sono seccanti, soprattutto alla luce di quei 90.000 voti racimolati dal terzo incomodo del rappresentante del movimento 5 stelle.Resta alla fine comunque questa sensazione di un Paese diviso a metà fermo sempre di più sulle proprie posizioni senza la volontà di fare squadra per il bene di tutti. Dell'exlpoi della Lega più di tanto non mi meraviglio nè mi preoccupo, perché ormai sta prendendo le dimensioni elefantiache dei partiti tradizionali con tutti i loro limiti, e da qui in poi comincerà a perdere consensi dal momento che raccoglie su di sè molti voti di protesta che non può assicurarsi all'infinito visto che, presto o tardi, comincerà a deludere più di qualcuno dei suoi. Sono contento del risultato di Vendola, più che altro perché spero che serva da lezione a quei tromboni del PD che si divertono a fare stratagemmi di alta politica, primi fra tutti il baffetto con le arie altezzose, spero solo che non si debba sempre aspettare il corso naturale della vita per liberarci di certe persone.

Va beh, guardiamoci un po' in giro e vediamo cosa succede nel mondo.

Non che per noi questa sia una notizia shock, come riporta un certo sito della parrocchia, ma insomma, dopo tutti quelli che negano o rettificano ogni tanto qualcuno che conferma non può che far bene.
Confesso che all'epoca d'oro del suo successo lo trovavo caruccio ma niente di più, lui giocava molto sulla sua componente latina che nei miei confronti non ha nessuna presa visto che il mio cuore guarda a nord, non l'avrei sicuramente buttato via ma non avrei nemmeno fatto pazzie per lui.
Oggi invece lo trovo molto affascinante, perché la spavalderia dei vent'anni è passata e nello sguardo c'è un alone di maturità mista a serenità, tipica delle persone che, arrivate ad un certo stadio della propria vita, tirano qualche somma e prendono una serie di decisioni: è quella serenità che ti deriva dall'esperienza e che ti aiuta a fregartene di quello che non puoi, o non potrai più, essere, avere o fare.
E poi quando lo vedo abbracciato ai suoi bambini non posso fare a meno di sciogliermi in un sentimento di tenerezza.

Ecco, son dell'idea che parte del coraggio per decidere il coming out attraverso una lettera pubblica, sia dipeso anche da questi bambini, perché quando hai dei figli, soprattutto se così voluti e desiderati, tutto il resto passa in secondo piano e pensi prima di tutto alla loro felicità. E se una persona è serena dentro è un genitore migliore anche per i suoi figli. Ho sbirciato un po' la lettera ma mi riprometto di leggerla meglio, mi piace molto la chiusa anche se non mi trovo molto d'accordo con la traduzione che ho trovato.

I am proud to say that I am a fortunate homosexual man. I am very blessed to be who I am. (Sono fiero di dire di essere un omosessuale fortunato. Mi ritengo benedetto nell'essere quello che sono).
Vorrei tradurre diversamente quel blessed, visto che contiene anche il significato di godere di essere (in una certa condizione), ma lascio a quelli più ferrati di me in inglese l'ultima parola su questo.
Grazie per tutti quelli che sono passati in questo periodo a controllare se fossi ancora vivo o se per caso fossi scappato in terra di Spagna con qualche baldo giovanotto abbandonando capre, cavoli e peluchosi al loro destino. Purtroppo no, sono ancora qui, poco assiduo ma ci sono.