"Non siamo davvero solisti nemmeno nella nostra vita, ma la scena di un dialogo a più voci, tutte, purtroppo, forse, dello stesso valore".
( Göran Tunström )


venerdì 28 novembre 2008

Nuvole e carezze



Sono così stanco , ho soltanto voglia di immergermi nella vasca da bagno e lasciarmi cullare dal tepore dell'acqua calda , farmi inebriare dal profumo del bagnoschiuma all'iperico e papaia .

Scivolo dentro dolcemente e mi immergo completamente anche con la testa , resto qualche istante e sento che la stanchezza assieme alla tensione muscolare si scioglie , si diluisce : mi stendo bene , appoggio la testa sul bordo e mi lascio andare . Lo sento , il sonno di cui ho bisogno sta arrivando , l'ultima cosa che ricordo sono le ginocchia che fuoriescono dall'acqua , sembrano sponde sulle rive alte di un lago .

C'è una collina dal profilo morbido e arioso , una torre medievale in lontananza e una strada bianca che sale , s'inerpica sinuosa come un serpentone , sembra muoversi col mio sguardo , incrocia una cascina e ci gira attorno , s'intrufola tra i cepusgli di bosso per poi riapparire verso la cima . Punta dritta , verso la torre . Qualcuno , lì accanto , mi sta parlando : mi affascina il timbro caldo della sua voce , l'odore della sua pelle simile al profumo di ciliege mature , gli occhi malinconici , chiari e velati , come dell'acqua mescolata a spezie .

Mi parla a lungo senza guardarmi , racconta una storia di tornei equestri , di cavalieri e di lunghe alabarde ,di promesse d'amore da portare dentro il cuore , in battaglia fino alla fine, fino al ritorno . Di coppe di vino da sorseggiare , di serate davanti al fuoco .
Lui è un cavaliere triste , perché non ha più un principe dal quale ritornare : ad attenderlo c'è solo la collina , con la sua bianca strada , lunga e sinuosa come un serpentone , che l'attraversa tutta, girando sempre su se stessa .

Lo guardo , gli porgo la mano , gli sfioro il viso dolcemente . Lui mi guarda e sorride dicendomi : " i tuoi occhi sono le nuvole del mio cielo , le tue mani le carezze del mio cuore ".
Suona il telefono , mi sveglio all'improvviso ed emergo dalle acque .
Dov'è il mio bellissimo uomo che mi desiderava come non mai ? dov'è la poesia delle sue parole ?Chi è che mi ha rubato l'uomo dei sogni ?
Guardo il telefono : Evarista !
Ladra !

giovedì 20 novembre 2008

White Knot


Sono consapevole che non sarà un diritto civile a risolvere i problemi della nostra vita , ma avere la certezza che esiste predispone un atteggiamento mentale completamente diverso da parte di tutti .

Asa_Ashel appoggia questa iniziativa e spera che molti altri vi aderiscano .

mercoledì 19 novembre 2008

Ein Telefongespräch


sottotitolo : Telefonata tra amike

  • -Ciao amika cara , sono tre settimane che non ci vediamo , quando pensa di degnarmi della di Lei presenza ? - pigola come una fringuella giuliva l'amika Evarista .
  • -Ciao tesoro , dovrei essere dalle tue parti in settimana , devo passare al CentroXY per delle commissioni di lavoro - informa con tono professionale l'amika Ildebranda .
  • -Il Centro XY ? - ma è chiuso da agosto amika mia , forse dovresti uscire dal maniero ogni tanto .
  • -Hmm , quanto mi dispiace , lì ci trovavo sempre dei bellissimi peluche .
  • - ......
  • -pronto , Evarista , ci sei ancora ?
  • -P E L U C H E ! ! ! - ma trovate un ômo và , sema ! - urla inaspettatamente una voce di cavernicolo che ha preso in ostaggio le delicate corde vocali dell'amika Evarista .
  • -Tzé - risponde piccata Ildebranda - nonna diceva sempre che un uomo passa , i peluche restano .
  • -Certo che siete tutte disturbate in quella famiglia , guarda che a restare sono i brillocchi e , nel mio caso , i vibratori .
  • -Sei sempre la solita amika troia , ops , volevo dire emancipata e spudorata .
  • -E tu sei sempre la mia amika mummia , ops , volevo dire donna altera e raffinata .

  • -Ciao cara , a presto .
  • -Ciao cara , abbraccioni , bacioni e brillocchi .

lunedì 17 novembre 2008

Ramificazioni


A vederci così , seduti attorno ad un lungo tavolo diritto , non riesci ad afferrare subito i legami che ci uniscono , ma se cominci ad osservare meglio saltano all'occhio le somiglianze , i timbri vocali , certi colori .

Un' altra volta ancora , mio fratello ,è riuscito ad organizzare quello che ormai da anni è stato denominato il pranzo dei cugini : l'idea è nata qualche anno fa quando , durante il matrimonio di qualche parente , i cugini e le cugine facevano un po' gruppo a sè , uniti in qualche modo da un sentire comune dovuto all'età , ma soprattutto da quel desiderio tipico dei giovani di sganciarsi dal controllo dei genitori . C'era voglia di ritrovarsi e divertirsi , mangiare , parlare e scherzare , senza, possibilmente, le zie vecchie, i parenti molto alla lontana mai visti e una serie di estranei tipica dei matrimoni .

Il ramo di parentela è quello paterno e , solo a contare i cugini diretti ci troviamo in 18 persone ai quali , fin da subito , sono stati aggregati eventuali consorti, fidanzati , conviventi e , nel tempo , i figli . Insomma , 40-50 persone come se niente fosse .
Non tutti ovviamente vi partecipano , chi per una serie di impegni , chi per una forma di astio nei confronti di alcuni parenti , ma ,in linea di massima , 30 persone ci sono sempre .

Di solito per ritrovarci si scelgono agriturismi con cucina tipica e soprattutto abbondante , dove i piatti di stagione fanno la parte del leone : ieri c'è stato il pieno di radicchio di Treviso in tutte le sue varianti e i funghi , accompagnati ,come da tradizione veneta , da polenta che , detto per inciso riguardo a quest'ultima , odio in un modo viscerale . Ma tant'è , non è di cibo che ha fame la mia anima .

A guardarci così tutti assieme ti accorgi che , nonostante i rami dell'albero continuino ad intrecciarsi , ci puoi vedere ancora i colori, la forma e lo spirito delle radici .
Ci ritrovo soprattutto quel melting pot genetico che si è creato raccogliendo rami d'albero e gocce di sangue da mezza Europa .

Le vedi bene certe ramificazioni , il ramo biondo per esempio , anzi, i due rami biondi , quello slavo-austriaco con grandi occhi azzurri , zigomi scavati quasi scolpiti , bocca ben disegnata , ovale regolare , capelli ricci di un colore oro sfacciato nell'infanzia , ricco di bagliori nell'età adulta e bianco candido nella vecchiaia .Questo ramo ha una caratteristica particolare , prende di mira una diramazione e vi procede diritto, senza mescolare le sue qualità con il resto dell'albero , concedendosi qualche tocco beffardo : la struttura fisica è sovente ben proporzionata , ma regala altezza sopra la media alle donne e sotto la media agli uomini , senza vie di mezzo .

Poi c'è il ramo biondo francese , caratterizzato da un colore chiaro ma spento , quasi schivo , un po' come la personalità di chi vi appartiene .Sembra non cambiare mai nel tempo , il volto bello ma non vistoso , gli occhi chiari ma di un colore indefinito , i corpi magri ma senza controllo , come se gli arti avessero vita a sè rispetto alla mente .E' un ramo che tende a mimetizzarsi tra le fronde dell'albero , e lo ritrovi sparso qui è là , solo in mezzo ad altri , un po' nascosto .

Poi c'è il ramo scuro morbido , che ha un retrogusto di colline , di strade di passaggio e di commerci , di forme dolci e rotonde che fanno da preludio agli spigoli delle montagne ,di feste campestri dove dare sfogo all'incontenibile voglia di consociare e di muoversi: ha spesso volti bellissimi , occhi grandi in tutte le nuance del marrone , dal miele al cioccolato , ovali perfetti e nasini regolari , corporatura eterogenea , graziosa in gioventù , ma che , mano a mano che passano gli anni , si fa sempre più morbida , piena a volte , ma mai flaccida .E' il ramo socievole della famiglia , quello che tiene sempre in movimento le fronde con il suo chiacchericcio la sua voglia di viaggiare .

Poi c'è il ramo scuro spigoloso , dove ad essere scuro più che il colore è la personalità : occhi attenti che scrutano ed osservano , menti sempre in movimento e voci spesso spente , corpi quasi sempre alti ,magri e spigolosi, visi lunghi , irregolari , con labbra piene , incarnato chiaro e nasi inconfondibilmente aristocratici che li fa sembrare sempre come falchi in picchiata sulla preda . Capelli castani ricchi di ombre più che di riflessi ,dal nero cupo ai colpi di mogano , occhi scuri dove il colore più chiaro diventa un verde sottobosco , ma soprattutto sguardi profondi .
E' considerato un po' da tutti il ramo alternativo della famiglia , quello che sovente scuote le fronde per liberarsi dai rami secchi e procedere per altre direzioni , ma che conserva sempre il ricordo delle radici .


Stavo osservando l'albero genealogico , inizia con i genitori di nonno attorno al 1870 e termina, per il momento all'ultimo nato nella prima metà del 2008 .
E' un albero che attraversa 5 generazioni ed è buffo che sia io l'unico di questa grande famiglia a conservarne memoria .

Citazioni 4


Ho scoperto per caso altri siti che hanno linkato le note pagine fotografiche dedicate a Rossano - qualcuno, ingrato, non mi ha nemmeno citato - ma io ora, dal momento che sono diventato famoso e ho già riempito due valigie piene di articoli a me dedicati (*) , posso permettermi di essere superiore a queste cose e fregarmene .

Ieri sono passato dai miei per un saluto : televisore sintonizzato su raidue , su Quelli che il calcio .
Ospite, in quel momento , Rossano Rubicondi . Ad un certo punto saltano fuori le famose foto sexy-trash pubblicate da me e segnalate in trasmissione a mo' di poster-cartelloni .

Commento di mia madre : "ma pensa te , ma dove le andranno a cercare queste cose" .
Ed io : " guarda , io non dico niente , altrimenti non mi crederesti ".
Mi ha guardato un po' sospettosa ma ha preferito non indagare .

Giuro che questo è l'ultimo post che dedico a quelle foto - ne ho delle altre più trashose ma non vorrei abbassare il tono del blog quindi al momento rimangono nel cassetto - ma credo che essere citati dal corriere della sera non sia cosa di tutti i giorni , lasciatemi allora questa piccola soddisfazione effimera .

(*) la storia delle due valigie mi ricorda tanto quanto dichiarava Lorella Cuccarini agli inizi della carriera , mi sono sempre chiesto perché le valigie e non degli scatoloni, ma tant'è , così anch'io , che essendo diventato VIP non potevo fare altrimenti , ho scelto le valigie .

giovedì 13 novembre 2008

Perplessità


Sento che questo post avrà bisogno di una prefazione un po' lunga , perchè racchiude pensieri che nascono lontani nel tempo e che sono tornati preponderanti alla mia attenzione a causa di alcuni fatti che mi sono successi in questi giorni ; sono pensieri che parlano di uomini , di donne , di gay, di ex-fidanzati , di spasimanti o presunti tali , della Rete in generale e di chat in particolare , ma soprattutto di quanto potenti possono essere i desideri , le idiosincrasie , le sublimazioni mentali e i condizionamenti sessuali , perché trovano, sempre , uno sbocco espressivo anche nella vita spicciola e nei fatti di tutti i giorni .

Ho scoperto il mondo delle chat-room all'incirca una decina di anni fa , assieme ad E. , un carissimo amico che ha condiviso parte della mia vita all'insegna dello spirito di piccoli gay crescono .
Avevano ancora una forma un po' casereccia , ma se ne avvertiva , nella loro ingenuità di chat primordiali , tutta la travolgente potenzialità .
Non esistevano allora tutte le chat a tema specifico che si trovano oggi , quelle gaye non le avevamo ancora scoperte per cui ci arrangiavamo con quello che c'era .

Avevo allora un nick-name neutro, dove non si capiva subito se fossi uomo o donna , o meglio ragazzo o ragazza vista l'epoca . Un giorno iniziai una conversazione con un ragazzo interessante che , dopo il primo scambio di battute dette per scontato che dall'altra parte ci fosse una Lei . Non avevo voglia in quel momento di specificare le cose e glielo lasciai credere , tanto da lì a poco la conversazione sarebbe finita e chi si è visto si è visto .
Iniziammo un rapporto di chat che durò mesi , dove scoprii per la prima volta un modo di consociare nuovo , dove la scrittura diventava dialogo immediato e le parole prendevano forma anzichè suono .
Dopo quella prima chattata ci divertimmo un mondo, io ed E. , a inventarci vari personaggi femminili da usare per i nostri approcci "chattari" , e a prendere in giro certe caricature di maschi tutti d'un pezzo che non devono chiedere mai . Capimmo , in modo piuttosto lampante , che le donne avevano veramente una miniera d'oro in mezzo alle gambe , perché a certi uomini bastava solo il sentore di figa per fargli fare quello che volevamo . E tutto questo senza dare a loro praticamente niente , se non l'illusione di lasciarli recitare la parte del cavernicolo predatore : più li trattavamo male più li avevamo ai nostri piedi . Commento di E : " è proprio vero che alla gente piace prenderlo in culo , metaforicamente parlando ".

E così, tra una chattata e l'altra scopri quanto meschini possono essere certi uomini , qualcuno , per fortuna, si salvava , ma erano perle rare che soprattutto io sapevo trovare perché ho sempre avuto l'attitudine a scavare a fondo , a guardare dietro i veli del conformismo e delle consuetudini . I peggiori depravati capitavano tutti alla mia amika , ma come si dice in questi casi i simili probabilmente si attraggono . (Ricordo un giorno in cui "lei" era in vena di fare la maliarda trentacinquenne vissuta e shantosa, si sentì rispondere da un trentenne e su di lì : oddio, ma sei a un passo dalla menopausa , via ,via ! ).

Fino a qualche settimana fa avevo non so quanti profili sparsi nei siti a tema gayo , non perchè io senta l'esigenza di approfittare di ogni occasione, ma semplicemente perchè i miei amici prediligono chi l' uno chi l'altro sito , e a riprova di ciò il mio nick è sempre lo stesso , non come quelli che passano da un sito all'altro cambiando nick come se volessero acquistare una nuova verginità perduta ormai da troppo tempo . Ultimamente ho fatto un po' di piazza pulita, perchè ogni tanto tagliare i rami secchi è salutare , e sono rimasto soltanto sui due siti che mi piacciono di più , ma che frequento più che altro in modalità invisibile . - Lo so, sembro la belva che aspetta la preda nascosta nell'ombra , ma non è così , diciamo che preferisco farmi scegliere che farmi trovare a caso - Ad ogniuno le proprie perversioni .

Tutto sommato non mi posso lamentare , ricevo spesso messaggi da chi vede il mio profilo e quasi tutti rispondono ai miei : anche in questo caso ho imparato a scegliere e le delusioni sono poche rispetto alle conferme . A volte nasce un'amicizia virtuale che in certi casi si riversa anche nella vita reale , altre volte ci si incontra , ci si piace o no e , in alcuni casi , ci si innamora e si vive una storia . Due fidanzati seri da chat mi sembrano un buon numero considerando l'alto numero di pallonari e poco inclini ad impegnarsi che si incontrano in rete .

Non ho mai fatto nulla per turlupinare i visitatori dei miei profili , anzi, sotto certi punti di vista ho inserito una serie di elementi che possono infastidire e limitare la potenzialità degli interessati , ma ho capito da molto tempo ormai che certi paletti sembrano limitanti ma sono semplicemente dei filtri, delle cartine di tornasole che mi aiutano a selezionare le persone in base all'affinità . Le foto, le frasi scritte, le descrizioni di me , sono scelte in base a come mi vedo io e non pensando al modo migliore di ammaliare le persone : lo troverei poco corretto, e tutto sommato inutile, perchè alla prova dei fatti, cioè l'incontro , le balle illusorie sfumano alla velocità della luce e anzi , rischiano di diventare controproducenti . Poi ogniuno è libero di porsi come meglio gli pare .

L'anno scorso mi è capitato di voler tenere sotto controllo una persona che mi interessava, ma volevo farlo senza che questi lo sapesse , per una serie di motivi che tralascio .
Ho creato un nuovo profilo con tutta una serie di dati inventati ma facendo bene attenzione che il tutto avesse una coerenza tale che non lasciasse supporre la non veridicità .
Ho scelto un modello che mi piaceva, brasiliano ma dai tratti spiccatamente nord-europei, ho scelto le foto meno professionali che ho trovato e le ho tagliate e modificate in un modo tale che sarebbe stato riconoscibile solo a chi avesse visto gli originali : qualche particolare , un po' di mento, la bocca e la punta del naso , il corpo in una posa da piscina molto naturale , le spalle e poco più . Che il ragazzo fosse un gran figo io lo posso dire perché so chi è , ma che la cosa fosse lampante dalla mia page proprio no . Il profilo era praticamente l'inno all'illusione , tutta una serie di indizi che lasciavano all' eventuale user di passaggio la fantasia di costruirsi mentalmente il risultato del puzzle con le proprie tessere mancanti immaginarie , però allo stesso tempo, proprio per questo , un profilo di uno qualsiasi . La quantità di messaggi ricevuta su quell'account mi ha impressionato , dopo due giorni ho dovuto usarlo in modalità invisibile perché appena mi mettevo online la casella dei messaggi iniziava a riempirsi a gogò con in sottofondo il suono del Jingle che mi avvertiva dell'arrivo : dai semplici ciao , ai saluti un po' più articolati , dai messaggi pornografici alle rischieste di appuntamento manco fossi una squillo di lusso all'ultimo grido , dai profili nascosti improvvisamente visibili ai numeri di cellulare che bastavano a riempire mezza rubrica . Io ero semplicemente basito , considerando poi che il profilo l'avevo creato per un altro scopo , non mi capacitavo del fatto che a molte persone bastava veramente poco per farsi prendere in giro : cioè, dall'altra parte , la mia , c'è uno sconosciuto che intravvedi appena e che potrebbe avere le orecchie da Dumbo gli occhi strabici e un corno in fronte , e a te parte un embolo per l'eccesso di ormoni in circolo nel sangue dopo aver visto un profilo . Per non parlare poi di quelli che , ritenendosi parte di una ristretta cerchia di belloni inarrivabili ai più, facevano tanto i magnanimi invitandomi alla villa al mare , ad orge esclusive , ma già al secondo messaggio , dopo una risposta aspettata e non arrivata , imploravano per diventare il mio zerbino personale . Confesso , avrei potuto essere implacabile ma ho una morale , checché ne pensino certi Teodem , che mi ha suggerito di non farlo , ma certe piccole soddisfazioni ho voluto togliermele , e ho risposto solo alle persone più educate o a quelle che davano per scontato che non l'avrei fatto . Ho toccato con mano, anzi con mouse , la sensazione di sentirmi un super bono desiderato da tutti , ma ti rendi conto anche che l'interesse è soprattutto verso l'idea che ogniuno si fa dei propri desideri e che crede di vederli nell'altro .E non è piacevole questa sensazione di essere desiderato per qualcosa che non sei . Mi sono chiesto anche , e qui so che potrebbe nascerne una discussione perchè è tutto relativo , se un certo tipo di stupidità, spesso collegata alla bellezza e all'avvenenza , sia uno stato mentale necessario a difendere la psiche da queste sensazioni .E' un discorso complesso e andrebbe spiegato meglio, ma mi sono già dilungato troppo in questo post .

Dopo una settimana ho cancellato l'account , con somma disperazione, immagino, di qualcuno , ma a me era era servito a tutto tranne che allo scopo per cui era nato .

Ho un profilo su Facebook , mio malgrado, per la solita storia degli amici che ti chiedono di iscriverti : non lo uso mai , trovo l'interfaccia grafica orrenda ed è troppo "pettegolo" per i miei gusti , tant'è che l'ho caricato di limitazioni tanto da far passare la voglia a chiunque di accedervi .
Pochi contatti , tra cui un fidanzato mancato ma carissimo amico e un ex-fidanzato , l'ultimo .

Ci siamo detti addio un anno e mezzo fa ma, dopo alterne vicende , abbiamo ripreso i contatti , per la stima che entrambi abbiamo per l'altro , o che , fino ieri almeno , pensavo ci fosse . Scopro così per caso , da facebook, che ora è fidanzato e felice , lui non dice niente ma io ho già capito con chi . Sapevo che prima o poi sarebbe capitato, ma saperlo così non è stato molto carino , anche se tutto sommato la cosa fa parte della coerenza di questa persona visto l'alto grado di informatizzazione di cui si era rivestita la nostra storia .

Ho cercato i loro profili nei soliti siti , non per curiosità morbosa ma giusto per vedere se l'ufficializzazione della storia avesse una dimensione simile alla nostra che fu , ma non mi andava che lo sapessero così mi sono inventato un nuovo profilo , spoglio di dati all'inverosimile , tranne per una frase stupida di presentazione e una foto che in origine raffigurava Justin Timberlake e che mi piaceva molto , la foto , che lo ritraeva a petto nudo . Ho tagliato il tutto conservando un accenno di torso , di mento e uno spicchio di quell'orrido tatuaggio sul bicipite . Niente di particolare alla fine , visto che non si vede nulla e che al massimo l'idea è quella di un corpo tonico , ma niente di più . Il solito profilo del decapitato di turno insomma .

Non è che lo faccio volutamente , ma credo di avere una certa predisposizione a creare profili che diventano degli efficaci specchietti per le allodole , come se sapessi istintivamente far scattare una reazione di interesse negli utenti , andando a toccare tasti sensibili nella parte più ancestrale della mente . Come spiegare altrimenti questi dati , 72 messaggi nel primo giorno , di tutti i tipi e da un pubblico eterogeneo , avendo pubblicato semplicemente un profilo scarno con una foto dove praticamente la parte maggiore la fa l'immaginazione .

Ma basta così poco per avere l'attenzione delle persone ?
Ma è possibile che tutti questi messaggi arrivino da parte di utenti che hanno sconnesso il cervello quando si sono messi online ?
E allora smettiamola di raccontarci balle , la bellezza spalanca veramente le porte della fiducia.
E diciamo pure che , checché ne dicano i Teodem, il sesso muove il mondo .

Certo che , a leggere certi messaggi , mi viene da pensare che per alcune persone l'unico ragionamento è : basta che respiri , con un cuscino sulla faccia sono tutti uguali .
Considerando che non ho ancora risposto a nessuno, e nessuno di loro lo sa, mi aspetto come minimo un 30-40 messaggi di protesta per mancata risposta .

Ed io che volevo passare inosservato : me l'ha sempre detto E. ; tu sei come la Vanoni , hai spessore , e se ti sto vicino gli altri notano di più anche me .

non vi biasimo se non ce l'avete fatta a leggere tutto , credo sia di una noia mortale , ma avevo l'esigenza fisica di scrivere , anzi , di digitare .


oddio , arrivano ancora messaggi , no, non posso approffittare così della bontà delle persone , io quel gigolò lì lo devo abbattere prima che tutti i gay del nord italia si ammazzino a suon di borsettate rifinite con borchie acuminate .

mercoledì 12 novembre 2008

Questione di stile



Tiro a lucido la cucina , mi soffermo sulle parti in acciaio, le voglio far splendere .
Il poco tempo a disposizione di queste ultime settimane ha fatto si che trascurassi certe incombenze, ma ora la mia sopportazione ha raggiunto il limite e , anche se sono stanco voglio mettere in ordine .
E' quasi un'esigenza mentale più che igienica , perchè certi lavori manuali , ripetitivi e all'apparenza noiosi , sono una sorta di acceleratore per i pensieri , come se l'occupazione fisica servisse a tenere a bada il corpo e i pensieri coscienti e liberare allo stesso tempo quelli profondi .
Il pensiero si fa improvvisamente fluido , e la ripetitività manuale diventa quasi un mantra , un metodo per tenere la concentrazione .
Minuti, tanti minuti , ore a lucidare l'acciaio , a rendere immacolato il bianco del piano cottura , a strofinare macchie resistenti che raccontano di cibi consumati , ad eliminare la polvere da quegli angoli che mi ricordano lo stato di riposo della cucina in quei momenti , sempre più frequenti , in cui l'unica attività culinaria è ridotta a dare la fiamma al bollitore del the .
Non sono mai riuscito a delegare il compito di pulire la mia casa e i miei spazi ad altre persone , mettere ordine in casa è come mettere ordine in me stesso , non potrei delegare questo ad altri .
A volte è seccante , lo so , ma il bisogno di avere il controllo su queste cose è più forte delle seccature .
Ci sono alcune incombenze che odio particolarmente , stirare e lavare i vetri , ma poi le faccio comunque .
E non sopporto intrusi in quei momenti perché spezzano il filo dei miei pensieri, quindi , se volete evitare di fare da bersaglio allo spazzolone , statemi alla larga . Sono una sguattera poco incline a farmi trattare da serva , la spocchia degli antenati nobili si fa sentire anche in questi casi .

Vengo da una famiglia-tribù dove gli spazi e il concetto di ordine erano piuttosto relativi e sovente inclini ad interpretazioni dell'ultimo minuto , con il risultato di aver prodotto su metà dei componenti la famiglia dei comportamenti quasi ossessivi-compulsivi riguardo all'ordine , mentre l'altra metà si diletta a scompigliare le cose , giusto per lasciare sempre qualche incombenza da risolvere : non a casa mia ovviamente .
C'è una cosa che in qualche modo mi salva dal grado patologico di certi comportamenti , ed è il fatto di non prendermi troppo sul serio , di dare voce anche alla nota stonata che da colore e calore ad un insieme freddo e perfetto .
Mi piace una casa pulita e ordinata , non mi piacciono le case museo o , peggio ancora , le case mausoleo .

La cucina è perfetta , la cappa d'acciaio è uno specchio e lì sopra, al centro , c'è il pupazzetto di plastica a forma di avvoltoio , giusto per ricordare agli ospiti che mangiano a loro rischio e pericolo .
Direi che mi merito un piccolo premio , ecco si, ho un ovetto kinder .
Buonoooo ...
Toh, all'interno c'è una sorpresina a forma di Winx : caruccia, ha le gambe lunghe e affusolate , i piedini in posizione tacco 15 , una gonnellina giro-passera ,i capelli lunghi lunghi e due ali brilluccicanti ; che bellina, sembra una libellula con le gambe .
Ma tu guarda come sta bene sulla cappa della cucina , lì nell'angolo a destra , sembra una fatina suggeritrice di ricette sfiziose , o di tanti segreti tra amike .


Ecco , io sono anche così .







venerdì 7 novembre 2008

Citazioni 3

Non ci posso credere !
Sono stato citato anche nel blog di Gan , quello di nonsosescendo , uno dei blog più amati dalla comunità gaya con gusti un po' raffinati .
Certo che son soddisfazioni ...
Non vorrei montarmi la testa , no , no , no non potrei mai .... sono stato citato nel blog di Gan !

scopri l'arcano

Citazioni 2

Pure Selvaggia Lucarelli mi ha citato indirettamente .

vedi qui

e pensare che inizialmente credevo non importasse a nessuno ...

giovedì 6 novembre 2008

Citazioni

Ma tu guarda , sono stato citato su gay.tv

">clicca qui

mercoledì 5 novembre 2008

La Posta di Gioiosa


Care amiche , comincia oggi la mia collaborazione su questo delizioso spazio virtuale chiamato " Frammenti " , dove , attraverso le vostre lettere , darò voce e consigli a tutte quelle persone che cercano un aiuto , un confronto , un paralume di luce , un parere dotto e tutto quel che serve per affrontare al meglio le esigenze di vita di una ragazza moderna e , perché no , anche di un ragazzo .

All'interno della rubrica troverete un'interessante sezione denominata La donna di stile , nel quale affronteremo volta per volta piccoli problemi e strategie per essere sempre aggiornate sul complicato rapporto delle regole da seguire in tutte le occasioni .
La rubrica dovrebbe avere una cadenza regolare , ma questo dipenderà anche dal livello di gradimento di voi affezionati lettori .
Quindi vi aspetto numerose e numerosi , scrivete , scrivete , scrivete .

Gioiosa

addì 5 novembre 1958

Cara Gioiosa , sono disperata .
Anche lui è come gli altri . Dopo due anni di fidanzamento mi chiede la "più grande prova d'amore".
E' stata una tremenda delusione .Il Signore sa se non farei per lui qualsiasi cosa , ma questo no , non doveva chiedermelo .Sono disperata , come posso fare a farlo ragionare ?
Tua Disperata

Al tuo posto non intraprenderei lunghi ragionamenti per convincerlo , gli chiederei a mia volta una prova d'amore : quella di saper attendere , e affretterei la data del matrimonio . I lunghi fidanzamenti alla vostra età diventano difficili, qualche volta insostenibili . Bisogna sposarsi , e se vi sono difficoltà siete in due per affrontarle .


Cara Gioiosa , sono una ragazza di undici anni , porto già le calze "fini" e ora voglio che la mia mamma mi lasci portare i tacchi . Non ridere , sono giovane , ma i miei ragazzi ( e ne ho tanti, sai ! ) mi dicono che dimostro almeno quindici anni . Misuro 92 centimetri di petto e 55 di vita , e se stringo un poco posso arrivare a 49 . Mi hanno detto che finirò male perché i ragazzi mi prendono in giro , ma io li amo tutti e quando mi guardano con gli occhi stralunati mi sento in paradiso .
Fiore coi Tacchi

Cara mia Stralunata , non parliamo di paradisi ; l'unico posto dove meriteresti di andare è in un angolo ( come si fa con i ragazzini della tua età ) a meditare sulle sciocchezze che mi hai scritte . Se invece di 49 centimetri di vita ,ne misurassi qualcuno in più nel cervello , sapresti che l'estate comincia il 21 giugno e nessuno può decidere di anticiparla al 21 dicembre , per avere il sole a Natale . Bella scoperta dirai tu ; Sì , bellissima , perché tu fai lo stesso : cerchi di vivere come una ragazza di vent'anni , mentre ne hai solo undici anche se i ragazzi ti guardano con " gli occhi stralunati ".
Sta tranquilla , se continui così a vent'anni nessuno ti guarderà più . ( Se potessi scrivere alla tua mamma le raccomanderei una cosa sola : farti lavorare duramente ) .


La Donna di Stile .

" Arriveremo sabato in giornata " : è una frase che fa impazzire la padrona di casa .
Per favore , precisa che : " Arriveremo ore 10 , ore 13 , ore 16 " , e non capitare in casa d'amici con marito e figli affamati , all'una precisa .

Quando attraversate la strada non voltatevi a salutare l'amica che sopraggiunge sul marciapiede .
Come minimo correte il rischio di farvi dare dell'oca da qualche automobilista inferocito .

" Quanto hai pagato quel cappellino ? " . " Diecimila lire ".
" Poveretta , pensa che uno identico io l'ho pagato seimila ".
Curiosità eccessiva e commento agghiacciante ; bastano ad incrinare pericolosamente un'amicizia .

caramente vostra , Gioiosa

domenica 2 novembre 2008

il mio dopo Halloween


Questo post è nato da un commento che stavo lasciando nel post quasi omonimo di Gan ,nel suo Nonsosescendo , poi ,vista la lunghezza che stava prendendo ,non trovavo corretto approffittare del blog altrui per parlare di me , e l'ho girato qui .

Sono due settimane che lavoro come un pazzo, causa consegna di fine mese che non posso saltare . Di mio dormo poco ma ultimamente ho ridotto a 2-3 ore il riposo notturno quando va bene , perchè capita spesso che a dormire non ci vado proprio e stacco giusto un momento per quella che dovrebbe essere l'ora del pranzo .Questo per farvi capire lo stato di alterazione mentale nel quale sono sprofondato .

E' tardi, sento suonare il campanello , sono in ufficio e ho il citofono a portata di mano , rispondo .

"Dolcetto o scherzetto !".

Sull'attimo non riesco a connettere bene le cose , resto un po' interdetto e mi chiedo se ho le allucinazioni , ma quando sento ripetere la "giaculatoria" i miei bassi istinti hanno un sopravvento e saluto con un vaffanculo .

...piccoli, mi dispiace tanto ...

Vado a letto alle 2.30 del mattino e passo tutta la giornata a dormire, avendo l'accortezza prima di staccare i telefoni .

Da queste parti , nel mezzo del feudo leghista di paesi paesini e paesotti , c'è una tradizione molto ipocrita all'assalto del camposanto in occasione della festa di Ognissanti , e quella che dovrebbe essere una ricorrenza di carattere spirituale da vivere con pacatezza e intimità si trasforma nella festa dell'ostentazione , della gara all'esserci come se fosse un debutto in società obbligatorio da ripetersi di anno in anno .

Quand'ero piccolo ho assistito a scene che si sono impresse nella mente : il ritorno dei paesani arricchiti emigrati nelle grandi città come Milano o Torino , che arrivavano con le loro grandi automobili , le donne ingioellate come la madonne di Pompei , coperte da pellicce di tutte le forme e lascianti scie di profumi che da sole riuscivano a coprire tutto l'odore pungente dei crisantemi , gli uomini panzuti e sempre un po' brilli perchè la sosta all'osteria era obbligatoria quanto la presenza al camposanto .

Poi c'era il gruppetto delle vecchie vestite di nero con il velo in testa che guardavano male qualunque bambino si avvicinasse , il gruppetto delle pettegole che con la scusa di informarsi dell'ultima buon anima che ci aveva lasciati diffondeva informazioni utili su tutta la cittadinanza , il gruppetto dei bambini scalmanati che correvano e gridavano ovunque e comunque , il parroco che arrivava sempre in ritardo e che, in base alle smorfie del viso, avrebbe voluto essere altrove .

Una sagra campestre insomma , soltanto più rumorosa e attorniata da miriadi di fiori freschi ,e a volte finti , acquistati per l'occasione .

La mia famiglia è stata fortunata per molti anni , nessuno si decideva a morire .

Gli unici defunti relativamente recenti che avevamo erano i genitori di mia madre , morti quando lei era molto giovane .Non avevo quindi con loro un rapporto affettivo da ricordare , e ho sempre vissuto come una forzatura la presenza che mia madre richiedeva a tutti noi , ma che in parte accettavo perchè ho sempre percepito la sua perdita come un elemento che ha fortemente condizionato la sua vita , e negarle la mia presenza era come se lo sminuissi , però le ho sempre fatto capire che non apprezzavo la cosa .

Mi annoiavo da morire , non sopportavo le solite storie che si raccontavano i parenti e non mi piacevano i giochi stupidi che facevano i miei fratelli con gli altri bambini , che non conoscevo perchè abitavamo in un altro paese .

Gironzolavo per il cimitero, guardavo le composizioni pacchiane di certi fiori , ridevo tra me e me di certe incisioni retoriche sulle lapidi , provavo orrore per certi monumenti funebri familiari e poi finivo sempre tra le tombe più vecchie, lì dove c'era poca gente perchè ormai non era rimasto più nessuno a ricordare quei defunti .

Mi affascinavano le foto, certi dagherrotipi con bianchi e neri che raccontavano una storia , nomi di persone non più in uso da tanto tempo , certi baffi sul viso di uomini arcigni , volti di donne indomite consumate da vite durissime , occhi che sembravano parlarmi da un passato remoto di piccoli gesti quoditiani , di pane cotto nei forni a legna , di covoni di fieno sotto estati assolate .

Poi c'erano le foto di quei neonati, di bimbi persi nel tempo pieni di fiocchi, di nastri di raso e pizzo , di vite spente troppo in fretta da una semplice malattia , o durate troppo poco , dove magari accanto trovavi gli occhi carichi di speranza della madre che li aveva seguti nell'ultimo viaggio .

Toccavo con le punte delle dita le date incise , dove il mille e ottocento faceva la sua presenza tra i numeri inizali , e mi sembrava l'unico modo per portare un po' di conforto a tutte queste anime dimenticate .

Poi verso sera , con tutto il parentado appresso compesi i non graditi , si faceva sosta alla vecchia casa materna dove ancora viveva uno zio di mamma .
Si mangiavano castagne , si beveva vino rosso tagliato con acqua e zucchero , e fette di polenta arrostite alla piastra .

Ho sempre detestato tutto questo e , al solito , tornavo a casa digiuno .

Nonna , quella paterna , diceva che oltre allo spirito alternativo della sua famiglia ,io avevo ereditato anche tutta la spocchia degli antenati nobili da parte di nonno , e il mix in certi casi si rivelava alquanto problematico .
Non è cambiato molto da allora, continuo a desertare le feste comandate e i cosidetti obblighi di presenza sociale , mi reco nei cimiteri solo nelle giornate di sole e nelle ore in cui sono sicuro di non trovare più di una o due persone , e continuo a fare visita alle vecchie anime dimenticate e ad ascolare le loro piccole storie .