Sottotitolo: Cronaca telefonica di una disavventura qualunque.
Driinnn!!!
-CassaInacessibile Italia buongiorno. Sono Ilaria, come posso esserle utile?
-Buongiorno, ero interessato a rivedere il piano di ammortamento del finanziamento che ho stipulato con voi, ma avrei necessità di alcuni chiarimenti.
-E' gia nostro cliente?
-Certo! (è ovvio no!)
-Il suo nome per favore!
-Asa_Ashel Bannet
-La data di nascita?
-(ma ti sembrano domande da fare?) Si, proprio quella!
-il suo indirizzo?
-via delle Fate, 13
-Località?
-Segreta_Land
Rumore in sottofondo, qualcosa che cade, una sedia, una raccolta di elenchi telefonici o un collega che si schianta addormentato sulla tastiera. Borbottio, risatine, festa a sorpresa?
-Pronto!?!
-Si, mi scusi abbiamo avuto un piccolo problema tecnico. Mi può passare il signor Asa_Ashel Bannet?
-Sono io!
-Ah!
-.....
-Pronto!?!
-Codice fiscale?
-Un istante che lo prendo (ma che palle, ma ce li avete già questi dati!!!) ecco: ABCDEFG12345
-Allora, Asa_Ashel Bannet, nato a CENSURA, il DOPPIA CENSURA. E' corretto?
-Si
-Mi può dare il numero del contratto?
-certamente! 000555888356
-Bene. E' un finanziamento erogato nel 2008
-Si, volevo rivedere il piano di ammortamento e...
-Mi passa il signor Asa_Ashel Bannet?
-Sono io! (ma questa ci è o ci fà)
-Ah! ...(grugnito o rumore molesto non identificato)
In sottofondo ticchettio forsennato di tastiera, cornetta posata senza particolare grazia su un piano di lavoro e cambio di strumento di comunicazione, probabilmente cuffie con microfono. Dalla mia parte rumore in sottofondo di testa che sbatte sulla scrivania di uno che si chiede se si può perdere tutto questo tempo per avere un'informazione su una modifica contrattuale.
-Pronto, Ilaria c'è ancora?
-Si, eccomi: allora, i dati del finanziamento sono corretti ma il tipo di informazioni che mi chiede sono strettamente personali e posso parlarne solo con il titolare del contratto.
-Sono io il contraente.
-Ah! ... un istante in linea prego!
Mi mette in attesa e parte il motivetto musicale osceno che mi fa girare ampiamente i cosidetti. Squilla il cellulare, ci mancava solo quello, numero riservato, chi cavolo sarà mai? Mi ritrovo con due telefoni da gestire ed un solo orecchio funzionante. Decido di rispondere visto che dall'altra parte sono ancora in attesa.
-Pronto!
-CassaInacessibile Italia buongiorno, il signor Asa_Ashel Bannet per favore!
-Sono io!
-click.....(chiamata interrotta)
Ripasso al fisso e sento che Ilaria riprende la linea.
-Ma era lei che mi chiamava al cellulare?
-Si, ero io. Senta, lei mi sta prendendo in giro e sinceramente lo trovo poco corretto.
-Ma di che cosa sta parlando?
-Io non so chi sia lei, forse la madre o la sorella o la fidanzata e non so nemmeno perchè sta facendo tutto questo, ma sicuramente lei non è Asa_Ashel Bannet. Mi sta facendo perdere deliberatamente del tempo. Per cui io non le darò nessuna informazione.
-Ma le pare che io abbia voglia di stare qui a perdere tempo? Perdipiù sto lavorando anch'io e non mi sognerei mai di farne perdere agli altri mentre stanno lavorando. Io sinceramente non so più cosa fare per dimostrarle chi sono, le ho dato tutti i dati, strettamente personali, che mi ha richiesto cosa vuole di più? Senza contare che le modifiche contrattuali da me richieste vanno nei vostri interessi non nei miei, quindi non avrebbe molto senso prenderla in giro, e perché poi, manco la conosco. A questo punto lasci stare, mi rivolgerò ad un ufficio abilitato di zona o, meglio ancora, alla concorrenza.
-Lei non è il signor Asa_Ashel Bannet!
-E in base a cosa lo deduce?
-Dalla sua voce! ... click!
-.............
In sottofondo per circa una mezz'ora, la mia risata sguaiata. Sono fatto così, di fronte a certe ottusità non posso fare a meno di cogliere la comicità di certe situazioni paradossali.
Fraintendimenti, causa voce telefonica, me ne sono capitate a non finire, dai vecchi babbioni che facevano i marpioni convinti che dall'altra parte ci fosse una dipsonibile, a tutte quelle volte che mi davano della signora con mio grande disappunto, signorina sono. Dalle amiche che cercavano informazioni dei loro appassionati facendo parlare me con le suocere in divenire spacciandomi per amica d'infanzia dei loro figlioli, ci cascavano sempre tutte, quanto mi sono divertito allora, a quella sera che mi sono chiuso fuori casa lasciando le chiavi all'interno e ho dovuto chiamare i pompieri che sono arrivati in pompa magna come tanti cavalieri sul (grosso e rosso) destriero, convinti di salvare dalla disperazione chissà quale sprovveduta donzella, con Evarista accanto a me che ghignazzava come una stronza sulle disgrazie dell'amika cara.
Ma essere accusato di non essere io non m'era mai successo: mi si è aperto tutto un nuovo mondo di possibilità, anche se, un paradosso la mia voce ce l'ha: chi mi conosce mi riconosce subito con un semplice ciao. Ecco, con loro non potrei barare.