Che giornata insulsa, un'afa che ti avvolge fino al midollo e fuori un cielo così, come dire, insulso, a sprazzi azzurro spento, a sprazzi nuvole come panna smontata color grigio topo. Mi alzo tardi finalmente, dopo settimane di levatacce avevo voglia di una lunga dormita mattutina, ma l'umore non è dei migliori, è così, come il resto, insulso. E' tardi ormai per la colazione e ancora presto per il pranzo, rimando a più tardi il pasto sul genere "colazione in vacanza": ciotola enorme di macedonia di frutta fresca, yogurt greco addolcito con miele d'acacia e poi spruzzato abbondantemente di polvere di cannella, uno o due muffins dei miei, quelli buoni e poco calorici. Ma questo dopo, prima devo fare un po' di pulizie, riordinare libri e riviste sparsi per la casa, caricare la lavatrice, scaricare la lavastoglie, uff, la vita di una casalinga non ha mai fine, con comodo comunque, tanto non aspetto nessuno e se dovesse arrivare farà da bersaglio allo spazzolone. Prima però devo fare un po' di addominali, che non sia mai che mi dimentichi che poi loro se ne approffitano e si allargano anche dove non dovrebbero. Certo che oggi fare il riscaldamento è dura, ma non posso mica fare gli addominali a muscoli freddi. Unoduetre dieci in avanti, unoduetredieci a destra, quanto li odio gli obliqui, unoduetredieci a sinistra, poi ancora in avanti e indietro, a forbice a spirale e a rottura di coglioni ma alla fine arrivo a cento.
Controllatina allo specchio, sì!, può andare, ma quando farà più fresco devo fare qualcosa per i glutei perché con tutto il tempo che ho passato seduto davanti al pc negli ultimi mesi la forma e soprattutto la posizione non è esattamente dove la vorrei. Diversamente da Poto, che a furia di rincorrere l'automobilina del suo bello ce li ha sù in mansarda, i miei sono finiti giù in cantina; Ma devo trovare un'alternativa alla corsa, quella proprio non mi piace, magari vado al centro fitness qui vicino, ho visto nel flyer che tengono anche un corso di pilates e quella fanatica della palestra che corrisponde al nome di My_sister_Bannet media dice che , "diversamente da altri centri,ci sono pure i macchinari originali". Sì, credo si possa fare, e poi è vicino così ci vado in bici e tiro sù un po' anche il tono dei muscoli delle gambe.
Ore 13.30 circa, suona il cellulare, il numero è quello degli avi di casa Bannet.
-pronto, sono la mamma, volevo ricordarti che domani facciamo la festa per il compleanno di papà, vedi di non fare il solito uccel di bosco che si dà alla macchia!
-Chi ci sarà?
-Ci saranno tutti!
-Tutti chi?
-Come chi?, noi, i soliti. Comunque io sono un po' stanca, non ho voglia di preparare tante cose, roba fredda, panini, focaccine macedonia. Poi pensavo di fare il tiramisù calssico e quello alle fragole, la torta brasiliana, due crostate con crema alla vaniglia e frutta, il dolce a quadrotti che piace a tutti, che dici preparo anche dei bignè al cioccolato? o è meglio che prepari anche qualche torta salata? e poi mi devo ricordare della sopressa e dello speck che ho fatto mettere sottovuoto.
-Ma quanta roba fai, neanche dovessi sfamare un battaglione!
e qui mi fa un elenco lungo come l'anno della fame, parenti, amici, conoscenti, ex colleghi, infiltrati vari.
-Ecco, ora mi sono ricordato perchè non mi piacciono queste cose.
-Sei sempre il solito, vedi invece di non arrivare troppo tardi altrimenti non ci trovi più molto.
-Ecco sì, arriverò sul tardi, giusto per un saluto.
-Va beh, terrò da parte qualche pezzo di torta per te nel frigo.
-Ciao mamma
-Guarda che ti aspetto!
Vediamo un po' cosa dice il meteo per domani, se è bello vado al mare.
Ecco, a proposito di compleanni, in questi giorni c'è stato anche il primo di questo blog e me ne sono accorto soltanto perché ho controllato dei vecchi post.
Io non li conto mai gli anni, soprattutto i miei, e quando qualcuno mi chiede l'età ci devo sempre pensare un momento: è la cosa bella di questo pseudo-alzheimer, ricordarsi di avere sempre 27 anni e dimenticarsi gli altri.