"Non siamo davvero solisti nemmeno nella nostra vita, ma la scena di un dialogo a più voci, tutte, purtroppo, forse, dello stesso valore".
( Göran Tunström )


lunedì 30 luglio 2012

Il matrimonio è un diritto di tutti.

Il matrimonio non è una battaglia tra diritti dei gay e diritti degli eterosessuali.
Il matrimonio è l'ufficializzazione pubblica di un impegno che due persone consenzienti prendono, uno nei confronti dell'altro, di fronte alla società, con la promessa di amarsi, rispettarsi, sostenersi e costruire un futuro di vita insieme.
Io non chiedo il diritto al matrimonio egualitario perché sono gay, lo voglio perchè sono un cittadino italiano chiamato a rispettare le regole e le leggi come tutti gli altri. 
In cambio di questi obblighi però mi viene negata la possibilità di accedere al matrimonio soltanto perchè la persona che vorrei sposare è un altro uomo come me. 
Non perché io abbia compiuto qualche reato nei confronti della società o abbia violato le norme che la regolano.
Soltanto perché io sono gay.
Questa si chiama discriminazione in base all'orientamento sessuale.

Non importa quanto ognuno di noi sia o no interessato ad usufruire della possibilità di accedere al matrimonio, perchè questo attiene alla sfera personale e riguarda una scelta.
Una scelta che, ad oggi, noi cittadini italiani GLBT non possiamo fare, perchè ci viene imposto soltanto un diniego.
Scegliere di non sposarsi ha un valore diverso dal non poterlo fare.
A qualcuno può sembrare una questione di poco conto, per me invece è basilare, perché se hai la certezza che quello che stai costruendo con la persona che ami è riconosciuto e tutelato come per tutti gli altri, cambia completamente l'approccio mentale sia delle persone direttamente coinvolte sia della società che ne partecipa. Con un effetto a catena su tutti gli ambiti della vita quotidiana.

pubblico anche qui questo bellissimo video che riguarda l'iniziativa "CONDIVIDILOVE".
http://condividilove.com/