"Non siamo davvero solisti nemmeno nella nostra vita, ma la scena di un dialogo a più voci, tutte, purtroppo, forse, dello stesso valore".
( Göran Tunström )


martedì 30 settembre 2008

Qualcosa di divertente



Dedicato a tutti quegli uomini che giudicano gli altri "dall'alto" della loro preziosissima e presunta mascolinità .
Continuate così , siete fonte di eterno divertimento .

Qualcosa di dolce





Le mani , le mani e gli occhi , il viso e la pelle , la pelle che si tocca .
I corpi, i nostri corpi a contatto ; Calore avvolgente, desideri e i suoni del cuore .

La bocca , così dolce .

Qualcosa di morbido




...Le mie preferenze di solito sono per i biondi ma per lui potrei fare volentieri una deroga alle regole ... il ragazzo ha un suo perchè e il suo lato B è così , come dire ... TANTO .

Notturno



Dormono le cime dei monti e le gole,
i picchi e i dirupi,
e le famiglie di animali, quanti nutre la nera terra,
e le fiere abitatrici dei monti e la stirpe delle api
e i mostri negli abissi del mare purpureo;
dormono le schiere degli uccelli dalle larghe ali



Alcmane (fr. 89 P),

lunedì 15 settembre 2008

aromi e fragranze

Oggi ho voglia di arancio, caldo, pieno, luminoso , di profumi capaci di avvolgermi e di insinuarsi nel ricordo delle mie narici .
Ho dormito a lungo , ho lasciato che la luce filtrasse per molto tempo tra le fessure , fino a distinguere tutti i dettagli dei mobili , le cuciture delle lenzuola .

Mi piaceva guardarti quando dormivi accanto a me ,gli occhi chiusi , un po' strizzati , la piega del viso attorno alle labbra accentuata , come un bambino quando afferra forte un oggetto e non lo vuole lasciare , seguivo con le dita la curva del tuo profilo , piano piano per non svegliarti ,e poi soffiavo dolcemente verso le tue palpebre , sentivo il calore del tuo corpo e avrei voluto abbracciarti forte per non perdere nemmeno un alito di quel tepore , ma mi trattenevo per non svegliarti, perchè tutto durasse più a lungo . Tu in tutto questo mi aiutavi, perchè farti alzare era sempre un' impresa . Soltanto una volta hai voluto alzarti prima del solito , per fare colazione, perchè c'erano quelle "briochine nuove al cioccolato" e le volevi assaggiare assolutamente . Mi guardavi sorridendo birichino ed io non riuscivo a stare serio .

Non amo molto cucinare , non amo molto mangiare , non è di cibo che ha fame la mia mente e solo in alcuni casi sazia i miei sensi : mi piacciono molto i dolci .
La cucina è pulita, ieri l'ho tirata a lucido, i pavimenti profumano di bergamotto , il legno dei mobili odora di cocco nella nota di testa e di mandorla nel cuore centrale , le parti in acciaio sono splendenti , acqua bollente e aceto e diventano uno specchio .

Tu amavi molto cucinare, e ancora di più mangiare , piano piano ti sei impossessato della mia cucina e l'hai fatta tua , a me la cosa non dispiaceva affatto , eri molto bravo , ma non stavi proprio attento , il piano cottura sembrava sempre un campo di battaglia pieno di frammenti di cadaveri sparsi ovunque , tu davanti a spadellare , io dietro con la spugnetta a pulire , ad ognuno il proprio ruolo .

Ho voglia di fare un dolce , c'è un nuovo stampo per muffins in silicone lì nel cassetto , ha una bella forma invitante , ha 6 scomparti ed è di un bellissimo color arancio , come la mia giornata , come la parete che ho fatto dipingere da fondo per la libreria bianca in ufficio .
Bianca come la farina 00 , come il lievito, lo zucchero, il pizzico di sale , ed è curioso notare quante gradazioni di bianco ci sono quando le metti vicine tra loro, quanto impalpabile diventa la farina quando la passi al setaccio , quanto si insinui tra le narici e la gola la polvere di zucchero .
Mescolo tutti gli ingredienti secchi tra loro, in questo modo non si formeranno grumi , " nessun nodo verrà al pettine, perchè saranno già stati sciolti prima ".
Oggi ho voglia di arancio e di tutte le sue sfumature così prendo un uovo, lo frusto fino a dissolverlo in un giallo pieno, lo ammorbidisco con dello yogurt al limone con quella punta acidula meravigliosa , lo schiarisco con un po' di latte per poi riaccenderlo di colore con della buccia d'arancia grattuggiata lasciando che le essenze volatili mi inebrino la mente e poi rendo fluido il tutto con dell'olio di semi di girasole .Ecco, questa bellissima crema color del sole si fa scendere gentilmente nella polvere bianca, si mescola piano ma con decisione , si uniscono gli elementi come se fosse un' unione indissolubile di corpi e anime , di sapori, aromi e fragranze .
Non è ancora finita, l'arancio vuole la sua parte e vi entra in tutte le sue sfumature con piccole scaglie di carote grattuggiate , profumate e fresche ,si lascia scendere nella pasta come una cascata colorata e si mescola bene .
Due cucchiai colmi in ogni stampo , mai fino all'orlo , perchè il composto crescerà, salirà il più possibile per espandersi come una corolla di un fiore che si apre , con tutti i suoi colori, con tutti i suoi profumi .

Un giorno ho scoperto quanto fosse appagante preparare muffins: per la mente ,sono poco impegnativi e ti permettono di estraniarti facilmente dai pensieri che ti assillano; per i sensi , ti lasci avvolgere da profumi e sapori, relativamente veloci da fare e con una possibilità pressochè infinita di variazioni .
Non c'era più nessuno a sporcare il piano cottura, non c'era più nessuno a cui lasciare grande spazio nella dispensa e nel frigorifero, non c'eri più tu a cucinare per me, per noi .
Avevo necessità di qualcosa di dolce , di qualcosa che mi distraesse, di riempire un vuoto che sentivo dentro , così ho iniziato a fare muffins come fosse una terapia per guarire l'anima .

Ma non mi basta questo arancio, ho voglia anche di cioccolato, di qualcosa di divertente e così prendo un'altra ciotola e preparo un mix un po' esotico .
L'uovo giallo questa volta va stemperato con yougurt all'ananas e schiarito sempre con il latte , due dita di succo ACE e poi un ingrediente "vacanziero", Rum al cioccolato direttamente dalla Jamaica . Il profumo è deciso , l'aroma persistente , e il tocco alcolico toglierà leziosità al tutto .
Nella ciotola del secco tutte le polveri bianche come prima , in minor misura però, perchè ci sarà questa volta una nota di colore deciso, cacao in polvere da mescolare bene eliminando anche i più piccoli grumi .
Quando verso gli ingredienti liquidi e li mescolo è una festa per i sensi , perchè il colore diventa di un cioccolato intenso , denso, pastoso, l'aroma penetra nella mente e ti inebria facendo scatenare il valzer delle endorfine , ogni ingrediente sembra trovare il suo spazio, chi nella nota di testa, chi nel cuore, chi in coda , in un continuo richiamo di suggestioni .
Ma la voglia di arancio non è passata, e anche qui tante piccole scaglie di carote a stemperare le note troppo acute.
Un the speziato, con un retrogusto sottile di pepe, fa da accompagnamento ideale a questi muffins, volendo della marmellata all'arancia amara per i primi e dello yogurt al cocco per i secondi .


giovedì 4 settembre 2008

Quattro più uno (seconda parte)



...Suoni ovattati dove i picchi acuti sono smorzati e i bassi distorti , luce che inonda di nebbia gli occhi riempiendo ogni anfratto di bianco sfumato, pensieri veloci dove l'istinto diventa capacità di capire subitaneamente gli sviluppi di causa ed effetto , voci improvvise apparse dal nulla che si mescolano a immagini in movimento , sudore freddo che scorre sulla fronte, sugli zigomi,sul collo fino a perdersi nelle anse profonde delle clavicole, e poi questa sensazione di sentirmi risucchiare in basso , sempre più giù, sempre più giù, fino al pavimento .

-Non morire , non morire ti prego , resta con noi !
-Ma quando arriva l'ambulanza , è un po' che abbiamo chiamato il 118 !
-Mi fa impressione, ha gli occhi aperti con le pupille completamente dilatate .
-E' bianco come un cadavere, gli avete tastato il polso ?
-Nessuna di voi ha i sali ? Che ne dite dell'aceto ?

-Non ci provare nemmeno .

E fu così che , improvvisamente com'era iniziato , termina il mio viaggio in quella terra di nessuno ai confini del regni del Sonno e del Sogno , definita nel mio piccolo "l'eleuteron di Isadora Duncan ".
Steso sul pavimento accennno ad alzarmi, prontamente bloccato da mani sconosciute , maschili, per niente piacevoli, corte, tozze piene di peli neri orrendi , che si trovavano lì assieme ad una voce fastidiosa, grattata , impastata, con accento meridionale-trasferito-al-nord, e soprattutto di un sottofondo inconfondibilmente etilico, rosso e piuttosto economico corretto probabilmente da una spruzzata abbondante di grappa nel caffè : un dentista , mi dissero più tardi .


Levo lo sguardo a cercare le mie amiche e noto che sono circondato da un numero consistente di rappresentanti del cosidetto sesso forte, opportunatamente ben piazzati a distanza millimetrica dalle sopracitate donzelle , le quali mi guardano con espressioni a metà strada tra la sconvolta, la disperata e l'amica che ti fa cenni impercettibili per segnalarti che tronco di pino le sta quasi addosso : ogni motivo è buono per cercare marito insomma .
Dopo aver tranquillizzato tutti sul fatto che non avrei tirato le cuoia quella sera il grosso dei curiosi ritorna ai propri tavoli mentre restano lì spavalti alcuni avventori interessanti che attaccano bottone con le amiche .... biechi profittatori delle disgrazie altrui .

-E' arrivata l'ambulanza, dovè quello che si è sentito male ?-urla il gestore del locale .
-E' qui con noi !- sbeccano come oche giulive le mie amiche
-Chi è che ha chiamato l'ambulanza ? ma siete fuori, per uno stupido svenimento- dico io .
-Ma sembravi morto, ma avevi gli occhi splancati e non mi vedevi, ma mi hai fatto prendere uno spavento tremendo, e poi non ti svegliavi più - mi sbraita addosso come un mastino F . 38 kg di ossa e capelli .
-Dov'è il collassato ? -urla l'infermiere del 118 visibilmente alla sua prima esperienza sul campo .

Improvvisamente ho una visione di questa scena surreale dove tutti perdono un po' la testa per un'esperienza che non hanno mai vissuto in prima persona e che non si sanno spiegare ed io in mezzo a questi matti sono perfettamente tranquillo, perchè quello che la maggior parte delle persone non sa è che dopo uno svenimento ci si sente benissimo , la sensazione è come se il sangue fosse stato depurato dalle tossine , ci si sente leggeri ( e luminosi visto il pallore spinto per una buona mezz'ora ). Improvvisamente , dicevo , ho la visione di questa scena surreale dei fraintendimenti .
E mi metto a ridere .

-Ha una reazione isterica -sentenzia il medico del 118 all'infermiere .

E io rido ancora di più. Per farla breve ho dovuto sottopormi ad un controllo sul posto, ridendo in faccia al medico che a un certo punto ha stabilito la sua diagnosi : IPERVENTILAZIONE .

Il gestore , tranquilizzato dello scampato pericolo (niente decesso questa sera) ci ha gentilmente offerto del tiramisù (qualche sott'inteso ?) e un giro di limoncello alle mie amiche, a me non era il caso, così io ho chiesto lo sconto, visto il momento di popolarità che ho dato al suo locale .

Guardo le mie amiche, le vedo finalmente rasserenate, ma soprattutto con una luce strana negli occhi : chissà cosa stanno cospirando .

-Però che serata, con te non ci si annoia mai- dice L. stanca forse della monotonia famigliare.

-Abbiamo pure conosciuto un po' di uomini - Chioccia S. già pregustando la prossima avventura di Bridget Jones della val Padana.

-Il medico era tanto carino -se ne esce tra lo stupore di tutti C. di solito la più morigerata del gruppo.

-Ragazze ho un'idea , avete visto com'è stato facile stasera conoscere uomini nuovi, due mi hanno pure lasciato il cellulare . Perchè non organizziamo una cosa fatta bene, scegliamo dei locali ad hoc, magari un po' più di classe di questo, ci portiamo lui e facciamo finta che si sente male, ogni uomo vedendoci verrà in nostro soccorso - blatera a vanvera F., l'ho sempre detto io che quella è un po' perversa .

-Io !!! e perchè dovrei essere io a fare la vittima - mostrandomi visibilmente offeso (quando mai )

- Perchè come svieni tu nessuno mai - sentenziano in coro le quattro dell'oca selvaggia .

L'ho sempre detto io che sotto questa scorza dura c'è una dama d'altri tempi .


Quattro più uno (prima parte)


Ho una confessione da fare e so che molti miei fans resteranno sconvolti , perchè ormai mi sono fatto questa fama di omo caverniculus tutto d'un pezzo, clava compresa (bella e lucida, levigata sui crani vuoti dei miei tanti detrattori ).
Ebbene si, dietro questa apparenza solida di scaricatore di porto si nasconde l'animo di una dama aristocratica di metà ottocento , gonna ampia con crinolina e corpo stretto sul bustino di ossa di balena e per finire borsetta con i sali . Immancabili.
A-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e N-e-c-e-s-s-a-r-i .

Io sono abbonato agli svenimenti .

Lo so, è così demodè , ma volete mettere cosa si prova ad avere le attenzioni tutte per sè, piccole premure che (col cavolo che)ti offrono solitamente, braccia che ti sorreggono, voci pacate che ti parlano , qualche schiaffo a tradimento e un bernoccolo in testa...ehm , gli ultimi due dettagli sono insignificanti .

Sabato sera di fine agosto, decido di declinare l'invito di andare alla serata di chiusura del Gay Village di Padova , una specie di sagra della salsiccia con qualche ingrediente piccante in più , ed esco con quattro mie amiche sfigatell...ehm, in un momento molto particolare della loro vita .
F. piccolina e magra, divorziata, S.oppure detta la Bridget Jones della val padana, single non per scelta ,C. separata da poco con bimba a carico, magra come un fuscello e dolcissima, L. sposata con due bimbi e il terzo in arrivo, bella e radiosa , in libera uscita .
E poi io, l'amika con la K in mezzo a quattro amiche biologiche .
Locale senza pretese, una pizzeria di periferia dove puoi arrivare fino al dolce e al caffè senza lasciarci un capitale , ma a suo modo carino , con i tavoli ampi e distanti quanto basta per poter spettegolare in confidenza senza il rischio che tutto il locale venga a sapere i dettagli .

Si parte con i convenevoli ovviamente, lavoro, vacanze, famiglie, amicizie,ma ben presto si passa al sodo e si parla di quello che veramente ci interessa, il misterioso mondo dei maschi .(leggi sesso).
La differenza tra le donne (etero) e i maschi (etero) quando parlano di sesso è essenzialmente questa : i maschi partono con le allusioni, ma appena l'argomento prende la tangente del confronto svoltano per l'uscita della trivialità .
Le donne invece viaggiano assieme, passano ai dettagli, si consigliano percorsi, ridono delle uscite sbagliate ...quando sono amiche.
Quando non lo sono perdono il tempo a farsi la lotta tra di loro, ma questa è un'altra storia .
Insomma, passato al setaccio l'argomento sesso , arrivati al caffè qualcuna si mette a parlare di interventi di chirurgia estetica .Argomento interessante, tutte molto prese , coinvolte, preparate, ogniuna con qualcosa da dire, dal ritocco al naso alla blefaroplastica e via chirurgicamente discorrendo.
Ora ,io verso la chirurgia estetica non ho niente da ridire, non vedo perchè non sfruttarla, casi patologici a parte , ma l'idea di subire un intervento chirurgico non necessario per la salute mi è del tutto ostico , per quanto mi riguarda .Ma non è di questo che volevo parlare .
Si finisce non so come a parlare di vene, vasi sanguigni et simila , e qui io comincio a essere un po' a disagio .Non ho mai razionalizzato bene la cosa, ma sembra che sentire parlare di certi argomenti mi renda più impressionabile che vederli o subirli , è come se scattasse un meccanismo di empatia e "sento" mentalmente le cose che mi raccontano in un modo molto fisico .

Comincio a riconoscere tutti i sintomi pre-svenimento, iperventilazione, annebbiamento della vista, stomaco sottosopra, formicolio alle mani, e quindi chiedo alle mie amiche di cambiare argomento, spiegando molto sbrigativamente il perchè.
Sento però che lo svenimento è vicino, sposto immediatamente la sedia e mi poso a terra, appoggiato al muro, sperando di bloccarlo in tempo .
Le mie amiche mi guardano un po' perplesse perchè non capiscono bene la situazione ma poi notano che sto diventanto di un pallore cadaverico .(continua)