"Non siamo davvero solisti nemmeno nella nostra vita, ma la scena di un dialogo a più voci, tutte, purtroppo, forse, dello stesso valore".
( Göran Tunström )


sabato 14 febbraio 2009

To My Valentine


Qualche anno fa, curiosando tra gli articoli di un mercatino di antiquariato e modernariato, ho trovato una cartolina di cui pubblico l'immagine in questo post. Ero attratto dalla tecnica di stampa a puntinatura e dai rilievi a secco. L'annullo postale porta la data 11 Febbraio 1911, con partenza da Detroit e destinazione State Island, New York. Indirizzo e missiva sono vergati con pennino intinto di inchiostro bluastro. La scrittura è fluida e un po' strascicata e questo rende le parole non leggibili a tratti, ma bastano pochi dettagli per carpirne la dolcezza e il significato d'insieme: dear, wish, kisses, little.
Il testo sulla facciata frontale poi è di una ingenuità e candori spiazzanti, a tratti forse retorico, ma quando hai l'abitudine a non dare per scontato la comunicazione affettiva delle persone nei tuoi confronti, anche quello che può apparire banale ai più viene apprezzato come una perla rara.

"forse non dovrei dirtelo, ma ti amo", è la più bella dichiarazione d'amore che mi sia stata fatta, perchè conteneva dietro quel "forse non dovrei" tutto il significato complesso di quel "I'm shy" della cartolina: come a dire, sei così importante per me che ho timore di sciupare tutto a dichiararmi, ma quello che provo per te è più forte di quel timore.
Questo post è dedicato al mio amore lontano.

5 commenti:

  1. Cambiano le cartoline, ma i sentimenti quelli sono :)

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  2. La cartolina fa molto Pierre and Gilles... un pò kitsch, un pò nostalgica. Se ti piace la fotografia... Pierre and Gilles dovrebbero fare al tuo caso...

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