"Non siamo davvero solisti nemmeno nella nostra vita, ma la scena di un dialogo a più voci, tutte, purtroppo, forse, dello stesso valore".
( Göran Tunström )


venerdì 6 febbraio 2009

NERO

Tutto quello che sta accadendo in queste ultime ore sul caso Englaro mi sconcerta semplicemente; solitamene guardo le cose sempre con un po' di distacco, cerco di osservarle da tanti punti di vista, ho reazioni pacate perché questa natura tiepida fa parte del mio modo di essere. Non sono insensibile ai fatti della vita ma ho la tendenza a filtrarli. C'è soltanto una cosa che mi fa reagire violentemente sia da un punto di vista fisico che mentale: l'imposizione di qualcosa che non condivido affatto. In quel momento non guardo in faccia nessuno e non c'è inibizione psicologica che tenga e se si tratta di menare non mi tiro indietro: puoi farmi anche male ma io cercherò di colpirti ancora più forte.
Agli pseudo-difensori della vita degli altri dico che della vostra carità pelosa non me ne faccio niente, anzi è del tutto sgradita, soprattutto quella di persone ipocrite come la signora Roccella alla quale consiglio caldamente di tenersi a debita distanza da me e dalla mia famiglia. Non ho alcuna intenzione di confrontarmi con voi perché voi negate a priori la libertà di scelta e il confronto non sapete nemmeno cos'è: crogiolatevi pure nelle vostre certezze integraliste, che sono sempre la spia principale di un dubbio sulle vostre effettive capacità di capire e di discernere, io vivo bene lo stesso e mi sento sereno dentro perchè ho il coraggio di affrontare i dubbi che mi si presentano nella vita. Dov'è la vostra carità pelosa quando si tratta di soccorrere persone vive a tutti gli effetti che muoiono di fame, a migliaia, perchè non hanno cibo? dove sono le vostre proteste per dare voce a questi digraziati che nessuno vuole più ascoltare ? Siate coerenti perlomeno oppure state zitti perché le vostre voci sempre più spesso offendono la sensibilità di chi sta soffrendo veramente.Io appartengo solo a me stesso, se voi volete donarvi ad altri liberi di farlo, non me ne può fregare di meno, ma voi non parlerete mai a nome mio, mai.

C'è un pazzo in preda ai deliri senili che sta facendo le prove generali per instaurare un nuovo regime a sua immagine e somiglianza, perchè a conti fatti più che il potere in sé, lui è ossessionato dalla sua immagine: curioso che usi sempre questo spauracchio del comunismo, proprio lui che se potesse copiare la venerazione ideologica e iconografica a Mao farebbe le carte false.
Credo che alla fine andrà così : prima ha perso la madre, poi ha perso il senno, fra non molto perderà anche la nazione. Spero solo che sia prima di averla sfasciata completamente.

In tutto questo casino mediatico che avrebbe fatto perdere le staffe a chiunque è più che mai apprezzabile il comportamento del signor Beppino Englaro che, nonostante tutto, ha sempre voluto tenere un comportamento lecito e la sua odissea sembra quasi l'allegoria della Verità che in un modo o nell'altro per quanto si vuole seppellire e ostacolare viene sempre a galla. Certi rappresentanti del Vaticano dovrebbero soltanto vergognarsi per il livore e la cattiveria gratuiti, ben poco cristiani, che hanno riversato nei suoi confronti: la faccia tosta di dire che sarebbe il caso di occuparsi di certe cose solo dopo averle valutate a fondo sono un'offesa bella e buona nei confronti di un padre che ha avuto ben 17 anni per pensarci.
Ho scritto questo post di pancia perché così mi andava di fare, così lo lascio, sgrammaticato senza un filo logico coerente all'apparenza, come se avessi voluto togliere un po' di peso dalla massa di pensieri che mi frullano in testa .
E' il mio modo di essere solidale con chi nel mondo del web ha messo a lutto il proprio spazio.

Sono graditi commenti di pancia, anche non concordi, diversamente dalle tante Roccella che ci sono in giro io non pretendo di imporre i miei pareri agli altri.

2 commenti:

  1. Come si può commentare, se non con la pancia, una vicenda che qualcuno ha violentemente sottratto alle leggi della ragione e a quelle del cuore?
    Io sono annichilito da un disgusto che nelle ultime ore si è fatto nausea. Il piccolo sciacallo ha usato il dramma di una persona e di una famiglia per il proprio tornaconto, abilmente accreditandosi paladino delle isterie ratzingheriane. Lo ha fatto con spietato cinismo per abbattere definitivamente gli ultimi ostacoli alle sue mire bonapartiste, e cioè il sistema di contrappesi e di controlli previsti dalla Costituzione a tutela della democrazia e facenti capo al presidente della Repubblica. Trovo sia un vero abominio usare un simile dramma famigliare per scardinare definitivamente le porte istituzionali che gli impedivano di concentrare su di se il potere legislativo, esecutivo e giudiziario.
    E trovo abominevole che questo golpe bianco appena iniziato riceva non solo l'untuosa, viscida benedizione delle gerarchie vaticane, ma anche le profferte entusiastiche di una collaborazione strettissima che molto probabilmente segnerà i destini della società italiana nei prossimi anni.

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  2. In effetti credo non si sia mai vista, neanche ai tempi dei referendum sull'aborto e sul divorzio, tanta pelosa accondiscenza nei confronti del Vaticano, e nemmeno da parte di politici dichiaratamente cattolici; va detto che, allora, tanto al di qua che al di là del Tevere stavano personaggi di altra levatura rispetto a quelli di adesso.
    Allargando il discorso, la situazione in generale mi pare sia questa:
    1)abbiamo una classe politica di livello infimo (tanto alla maggioranza che all'opposizione);
    2)di fatto, NESSUNA opposizione valida: PD non esiste, Di Pietro non convince, il resto della vecchia sinistra (opinione personale) sta bene dov'è cioè fuori dal Palazzo, tanto per quello che aveva da dire è sempre stata più d'impaccio che d'aiuto per una sinistra che REALISTICAMENTE puntasse a proporsi come forza di governo (anzi, ha offerto spesso al nano l'occasione per sproloquiare sul comunismo e sul suo "pericolo");
    3)sindacato diviso proprio nel momento in cui
    vengono portati gravissimi attacchi alle garanzie del lavoro dipendente (ultimamente con la scusa della crisi, prima nel nome della flessibilità e della libertà di mercato; peccato che sia stato proprio il neoloberismo selvaggio ad innestare la crisi) e alle stesse libertà sindacali (perchè onestamente credo che ora come ora -ma chissà fino a quando-, la CGIL resti una delle poche spine nel fianco di Berlusconi, quindi un problema "da risolvere");
    4)un' informazione quasi totalmente al servizio delle "esigenze" di regime: si manovra l'oponione pubblica SUGGERENDO ad hoc i diversi "problemi" per GIUSTIFICARE la loro soluzione con provvedimenti che mirano a ben altro (ad esempio, non dimentichiamo la proposta di schierare l'esercito nelle città per tutelare la "sicurezza" dei cittadini: così, intanto ci si abitua ai militari per le strade...).
    Vabbè, lo sproloquio è finito (anche se sicuramente ho dimenticato qualcosa)

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