"Non siamo davvero solisti nemmeno nella nostra vita, ma la scena di un dialogo a più voci, tutte, purtroppo, forse, dello stesso valore".
( Göran Tunström )


mercoledì 22 settembre 2010

L'insostenibile leggerezza dell'essere

Correre, correre su per le scale trattenendo il respiro e sentire le mani che afferrano la maniglia della porta come se fossero artigli di rapace conficcati nella preda, cercando di resistere, ancora un po'.
Entrare in casa e non sentire quasi più la forza nelle gambe e fare attenzione a non sbattere sugli angoli dei mobili,  appoggiarsi alle pareti per non cadere e sentire il respiro sempre più affannoso come se l'aria mi soffocasse. E i bagliori bianchi, negli occhi, che poco a poco diventano nebbia che avvolge tutto il mondo, trasformandolo in un bozzolo ovattato senza forme e suoni. Ma il letto è lì, lo sento, sotto le mani tremanti che cercano l'appoggio, e finalmente posso lasciarmi cadere.

Svegliarmi, all'improvviso, e non capire più quanto è durato l'oblìo dello svenimento e se, e quando, è diventato sonno. E rimanere lì, come sospeso, a chiedermi se non sia stato solo un sogno: perchè non mi capacito di questa luce magica che filtra tra le ciglia socchiuse, fino a quando apro bene gli occhi e la vedo.

Bellissima, luminosa, stagliata su uno sfondo quasi trasparente perché privo di nubi, una luna piena completamente svelata, rotonda e pura. M' illumina con i suoi raggi argentei che passano attraverso la finestra aperta, intrufolandosi tra le maglie del tessuto delle tende, entrando a viva luce dai trafori dei ricami.
Ed io mi sento ancora in balia tra due mondi, e mi ritrovo a lottare tra il desiderio di prolungare questo momento e l'irritazione di sentirmi così leggero, come sospeso, un po' svaporato.


Frenate eventuali preoccupazioni sul mio stato di salute, chi mi conosce bene lo sa già, chi non mi conosce sappia che questo è stato solo uno dei tanti svenimenti che costellano la mia vita. Non avvengono a caso, c'è sempre un motivo, ma il più delle volte è così banale che non vale nemmeno la pena raccontarlo.

3 commenti:

  1. Molto bella l'immagine del risveglio con la luna piena, ma confesso che questa tua dimestichezza con lo svenimento un po' m'inquieta. Sarà per la mia inesperienza.
    L.

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  2. io vivo sull'orlo dello svenimento, soprattutto certi giorni.. nessun problema diagnosticato o diagnosticabile, forse solo il mio essere che ogni tanto si rifiuta di giocare, non ci sta e fugge...
    Carlo

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