"Non siamo davvero solisti nemmeno nella nostra vita, ma la scena di un dialogo a più voci, tutte, purtroppo, forse, dello stesso valore".
( Göran Tunström )


domenica 26 luglio 2009

Special Event "Diva e Nonna", il racconto (2)

Seconda Parte: I Protagonisti.
Tutti gli ospiti erano in gran tiro, mise sfavillanti e trampoli altissimi ai piedi, parure di brillanti e diamanti che facevano a gara con i flash dei fotografi per accecare chiunque: la dolce Tina dagli occhi di cerbiatta vestiva un kaftano decoratissimo a motivi floreali impreziosito con ricamo in filato d'oro e d'argento, pietre dure della Costa d'Avorio e specchietti di cristallo dello SryLanka, il sempre solerte Tino vestito con l'alta uniforme delle Guardie della Regina, con sciabola preziosa e fascia laterale di pura seta della Manciuria, la deliziosa LavecchiaMarple che, coerentemente con le sue origini anglosassoni, sfoggiava una mise tardo-vittoriana ricca di merletti bianchi preziosi, uno strepitoso bracciale di ambra del Baltico a 18 giri che andava dal gomito al polso, al collo un collier di ametiste, come si conviene a signore di una certa età, con pietre grosse come noci, e gli occhialini che facevano parure con il treppiede, di lega speciale platino-diamanti 127 carati. Poco ciarliera ma arguta, attenta ad ogni dettaglio durante le conversazioni, ogni tanto con la scusa di sistemarsi gli occhiali inseriva la funzione mode-on del microscopio ottico a scansione per valutare più attentamente le qualità degli altri ospiti.
Il piccolo e discolo Poto che, da vero accentratore dell'attenzione qual è, sfoggiava una mise di tessuto prezioso blu ottanio, dal taglio liscio e sartoriale e con bellissima cintura minimal-design: il tocco forte del pezzo le gambe scoperte e tornite, da vera spudorata, per ricordare a tuttE le ore di jogging che si sciroppa ogni giorno con la scusa di tenere sotto controllo il suo amato. Questo affronto alle altrui gambe coperte, e senza cellulite per quel che mi riguarda, è stato pagato col sangue, visto che, incomprensibilmente, l'Autan passava di mano in mano e di borsetta in borsetta senza mai arrivare a lui. A nulla sono valsi i suoi tentativi di anestetizzarsi tramite super-alcolici per via endovenosa. Durante la serata poi, si è esibito nella sua qualità di massaggiatore di cervicali doloranti, capacità che ha imparato tramite un corso alla scuola serale per Entrenause. Personalmente l'ho trovato adorabile ogni volta che impersonava, con tanto di travestimenti ad hoc, i protagonisti dei suoi racconti, dove metteva in mostra una capacità non molto comune di passare da un modo vocale e tonale all'altro a seconda di chi impersonava. Ogni volta applausi scroscianti dalla platea adorante.
Edgar, che sfoggiava due occhi cerulei e luminosi, vestito per l'occasione in una tonalità più chiara del suo adorato Bleu di Prussia, confezionato con un freschissimo shantung di seta della Birmania che diffondeva bagliori di luce ad ogni movimento, in sintonia con i riccioli morbidi e biondi. Silenzioso e un po' distaccato all'apparenza, rivelava tutto il suo interesse all'improvviso quando le conversazioni toccavano argomenti di cui, inaspettatamente, era grande conoscitore e si scioglieva in appassionate e trascinanti chiaccherate. Ogni tanto, facevano capolino tra le pieghe del tessuto delle ali magiche , a seconda di quanto si accendevano i Led incorporati negli occhi.
Il verace Gios81, che per l'occasione sfoggiava il suo nuovo taglio di capelli minimal-chic-sportivo, indossava una mise ricercata nella sua semplicità, dove a farla da padroni erano i tessuti supertecnologici prodotti in un laboratorio segreto di Palo Alto, California, che gli conferivano insieme una vestibilità ottimale, atta a mettere in mostra il suo fisico curato, e un comfort invidiabili: proprio per questi motivi ai piedi calzava, anzichè gli stiletti sottili e assassini dellE altrE, esclusa la misura mezza sega di Tina e gli stivaloni ussari di Tino, un paio di scarpe con le zeppe 20 cm modello carro armato E205K ultima generazione. Appassionato e sanguigno nei suoi interventi, cuoco sopraffino di ricette della tradizione regionale dai sapori genuini ma allo stesso tempo ricercati, ha confermato quel suo modo di fare alla mano e socievole che si evince leggendo il suo blog. Era per me il meno conosciuto tra il blogger presenti, ed è stato una gradita conoscenza della serata.
L'uomo lupo, orso o come dir si voglia, Gan, di nero vestito , lineare, pulito, quasi minimal, in modo da far risaltare le gemme preziose color verde lago trasparente degli occhi e i fili preziosi di platino e argento sparsi qui e là tra i capelli, deus ex machina delle cucine padronali per la serata, coadiuvato da un sempre solerte Tino, si è dimostrato alla resa dei conti meno orso del previsto, e autentica autorità in materia di vini ed affini per accompagnare le varie pietanze della serata. Con la sua voce calda e ferma, la sua esperienza nell'arte di pacificare gli animi è stato di volta in volta il collante tra le varie fazioni che si fomavano nell'arco della serata. Come premio per tutto questo gli è stato donato un lungo e ansimante massaggio da una giovane e poco vestita ragazzuola del nordest asiatico, che si è rivelata molto capace nelle sue mansioni ma incredibilmente ciarliera, che nemmeno tutte le erre di cui erano infarciti i suoi vaneggiamenti la facevano desistere dall'esprimersi.
Infine la coppia coccolosa Byb e Lore!, che contendeva ai padroni di casa il titolo di dispensatori di miele e zucchero della serata. Byb, delizioso sorriso aperto e incredibili occhi trasparenti e curiosi di tutto ciò che si muoveva e che presumeva una progettazione grafica-aerodinamica-urbanistica e architettonica a monte: dall'altalena di liane intrecciate al cappio per tirare il collo ai non graditi, al movimento misterioso della coda della gatta, qualsiasi cosa era valida per far scattare l'inventore-progettista-ricercatore che è in lui travestito da neo-dottore in architettura. Indossava una mise molto colorata, con una predominanza dei colori aranciatosi, sottolineati da dettagli marcati con strass di puri Swarovski e piccole borchie di bronzo brunito, per la serata calda ha preferito un vestito senza coda lunga come le altrE, tranne unA, per mettere in evidenza i trampoli altissimi portati con se dentro un baule fatto costruire ad hoc: neri e lucidi con un intreccio molto particolare e ricercato, quasi fosse un elemento architettonico, dei lacci che le chiudevano.
Lo accompagnava il piccolo e minuto Lore! con una mise all'apparenza poco appariscente ma ad una seconda occhiata dotata di optionals che alle altrE mancavano. Un prolungamento della manica diventava una piattaforma virtuale dalla quale collegarsi alla rete, da una tasca laterale, e ben nascoste, micro casse che diffondevano musica pop-gaya per la gioia dei presenti che si univano di volta in volta improvvisando strampalati e appassionati cori alpini o cori di voci di castrati, da una fessura si poteva inserire una monetina per fare illuminare nel cielo l'ora esatta dall'orologio trasparente di design supertecnologico. Insomma, è stato il nostro direttore degli effetti speciali e della fotografia.
Di me che dire, la stola di pelo di blogger è stata una scelta obbligatoria, primo perché soffro molto il freddo e la frescura, secondo perché l'altra sera ho sbagliato a regolare la temperatura del forno prima di infilarci la testa e il risultato è stato un effetto a macchia di leopardo delle nevi sulla pelle che mi ha impedito di sfoggiare il mio vestito lungo e scivoloso di maglia di mitril con spalline sottili che avrebbero messo in risalto il mio decolleté. Poco male, ho approfittato per sfoggiare parte dei miei collier di piete dure tra cui la rarissima opale camaleonte, così preziosa che non si vede quasi.
A presto per la terza e ultima parte.

3 commenti:

  1. dannazione! speravo di aver occultato il baule a traino per le scarpe nel folto della vegetazione, invece l'avete notato lo stesso.
    la prossima volta lo nascondo dietro alla luna, sempre a portata di mano.

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  2. Anche per me sei stato una piacevolissima scoperta... ti ho gia'aggiunto ai miei feed!

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  3. La mia descrizione (e quella di Poto) mi hanno fatto morire.

    sì, mi servono un po' di risate in questo periodo

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