Terza e ultima parte: La cena, ricchi premi e cotillons.
Per la cena non si è badato a spese, sono stati prenotati i migliori chef diponibili sulla piazza, guidati per l'occasione dalle preziose indicazioni di Gan, della Vecchia Marple e via via di tutti gli altri ospiti mano a mano che la loro competenza culinaria divenisse necessaria. Dispiegati jet personali e tutti i mezzi di locomozione possibili, dal gatto delle nevi all'asinello sardo, dal sommergibile russo alle carrozze trainate a cavallo, tutto per riuscire a far pervenire i migliori ingredienti necessari alla riuscita della serata.
Spezie dall'Oriente, Pakistan e India in particolare, carni dall'argentina, cacao e caffè dal Brasile, panna di latte dal Belgio, aromi e agrumi dal sud-Italia, grano per la farina dalla Turchia, ortaggi e verdure dagli orti biologici di mezza Pianura Padana per averli freschi di giornata, farina per la polenta macinata a pietra dal mulino della tenuta di famiglia Bannet, vini preziosissimi dalla cantina ultrasecolare della famiglia di Gan, preparato dicaciocavallo cacioricotta che appartiene da generazioni alla famiglia di Gios81, un'altra ricetta segreta per un piatto a base di bresaola della famiglia di Poto, talmente segreta che a nessuno è stato consentito l'assaggio onde evitare di risalire a monte agli ingredienti e alla procedura di lavorazione.
Vari chef si sono avvicendati per preparare di volta in volta freschi antipasti, croccanti torte salate che mettevano in evidenza i sapori delle verdure di stagione, carni succulente e cotte alla griglia spennellate di ottimo olio d'oliva, aromi vari e poi spezie inebrianti, a volte un po' troppo inebrianti, soprattutto in quella portata dalla forma strana e fisiologica , orecchiette pugliesi talmente gustose da sembrare ornate del sapore delle gemme di tutti gli orecchini della Madonna di Pompei, contorni ai secondi piatti tagliati, invece che con la più pratica mandolina portata appositamente per l'occasione, con l'accetta di Attila, da volenterosi aiutanti poco ortodossi per quanto riguarda l'estetica alimentare, aperti diciamo a nuove interpretazioni di forme e colori in cucina.
Per non parlare poi dei dolci, un' orgia di creme fresche al mascarpone, al cioccolato, al cocco, al caffè e una strepitosa e frizzante al limone, paste frolle, sfoglie e tremule come non mai, dalle forme più disparate: a cuore, a griglia, a torre di Pisa, a gioco del domino (perchè i baci di dama ormai sono per i dilettanti) che hanno entusiasmato e fatto gridare all'attentato calorico tutti i commensali, anche se, a margine, bisogna registrare le lamentele di un ospite sanguigno e verace che ha mosso un'accusa di non-genuinicità verso i dolci di qualcuno, del quale non facciamo nomi, ma che si notava per il livello maggiore di nudità esposte al pubblico ludibrio, come si insegna bene nelle scuole serali per Entrenause.
Un capitolo a parte meriterebbero i vini e le bevande usate per inaffiare abbondantemente le pietanze, spiegate e raccontate con maestria dal caro Gan. Dallo champagne di una zona sconosciutissima della Francia, all'acqua naturale degli iceberg della Groenlandia, ai sidro di mele della Germania passando per il succo di frutti rossi del Canada, ogni bevanda una lezione di storia, geografia e costume, tutti lì adoranti a bere queste perle di cultura.
I commensali comunque non erano ordinari commensali, e quindi nemmeno la cena poteva seguire una sequenza di portate , come dire, ortodossa, dall'antipasto al dolce.
Sarà stata l'aria fresca della foresta, saranno state le spezie oppiacee delle candele, sarà stato l'alto grado di estrogeni nei presenti, fatto sta che si è preferito far proseguire la cena con il metodo "donna incinta": si passava cioè senza soluzione di continuità e coerenza da una portata all'altra in base semplicemente alla voglia del momento e alla fretta di rimpinzarsi la pancia.
Solo in questo modo si spiega un primo piatto dopo un secondo, un contorno al posto dell'antipasto, e un antipasto super segreto non pervenuto. Solo i dolci pare siano stati tenuti per ultimi, ma non potrei giurarci, voci di corridoio (leggi sguatteri in cucina) parlano di ospiti che si sono intrufolati clandestinamente nelle cucine per fare degli assaggini veloci mentre i dolci erano in preparazione. Nessun problema comunque, le calorie in più saranno visibili solo nel loro derrièr.
A cena quasi ultimata, su questo punto c'è un'opinione discordante tra i commensali, (pare che non sia mai terminata, vi informeremo meglio nei prossimi giorni), una certa vecchia signora si è improvvisamente animata e da un cappello a forma di cilindro uscito da chissà dove, forse da quella specie di tappeto di Yak tibetano che le copriva le gambe, comincia ad estrarre numeri e bigliettini a raffica e a distribuirli ai vari ospiti. Un po' titubanti prendiamo il pizzino che ci viene consegnato senza aprilo nè leggerlo, come da indicazioni ricevute sotto forma di minaccia di morte dalla dolce ed indifesa vecchina, fino a quando lei, dopo aver consultato un libriccino strano che teneva gelosamente tra gli artigli, ehm, tra le mani, (credo sia stato il manuale della Kabbalà che condivide con la sua amica MariaVergine in arte LaCiccona), inizia a farfugliare frasi senza senso. La guardavamo tutti un po' preoccupati, pensando che magari avesse esagerato con il mix di Cialis, Viagra e Belladonna nella sua tisana, e poi , saranno state le candele, sarà stata la sua voce bassa in tonalità oltretomba, ma pareva una seduta spiristica. Poi improvvisamente si rianima, di nuovo, e comincia a distribuire doni a tutti come se fosse una befana fuori tempo massimo per la consegna. Diciamo che un po' ha giocato il caso, un po' il fattore Q, un po' il fascino che emano ogni volta che indosso il collier di opale camaleonte, fatto sta che io mi sono accaparrato il regalo più bello della serata, un autentico bracciale a tre giri di vere perle bianche di Labuan, che sul mio polso sottile e ossuto sta divinamente: A chi osasse mettere in dubbio questo sappia che esiste prova fotografica scattata da uno dei fotografi accreditati alla festa, con i preziosi è sempre il caso di avere un immagine fotografica, così se me lo rubano ho qualcosa con cui andare dai carabinieri per la denuncia del furto, e che preziosi, le perle sono intervallate da quattro anelli ovali in oro massiccio 280 carati di lega esclusiva.
Altro premio interessante il porta condom a forma di borsetta chanel vinta da Gios81, color rosa e impreziosita da tre fiori in contrasto con borchie tempestate di diamanti come pistilli. E vogliamo parlare del portagioie con collier di smeraldi e rubini vinto da Byb, chissà come starà bene sopra il cassettone in camera da letto.
Insomma, la graziosa e gentile vecchina è stata adorabile con tuttE noi, Dive di ieri oggi e domani, l'unico dubbio che mi è frullato per la testa è che sia un modo per farsi perdonare qualche malvagità gratuita commessa nei nostri confronti che al momento mi sfugge. Lo so, dovrei essere un po' meno ostile verso il prossimo, forse è tutta colpa di quell'uccellaccio del malaugurio a forma di origami, plasmato da Byb ma animato con riti Vudù da Poto appeso sopra le nostre teste, anzi, proprio sopra il trono della vecchia.
Sempre in onore degli ospiti, ma questa volta da parte dei padroni di casa, sono stati altresì organizzanizzati dei meravigliosi giochi d'acqua che a confronto le fontane colorate di Barcellona impallidiscono. In un continuo crescendo e scendendo, prima in sottovoce poi via via più forti e vorticosi, con giochi di linee rette e a spirali, a doppia elica, ad ala di gabbiano, con un suono meraviglioso come quando i mufloni si grattano sulle rocce per staccare il pelo vecchio durante la muta. A Byb non pareva vero, stregato da questo portento ingenieristico e idraulico si è avvicinato il più possibile per carpirne i segreti, in modo da replicare in scala ridotta il tutto nella vasca da bagno a due piazze del nido d'amore che sta progettando per se e Lore!.
Insomma miei cari lettori, serata indimenticabile, dove, tra una malignità e un sorriso di circostanza sono stati siglati sotto banco importanti accordi di collaborazione e non belligeranza tra blogger. All'apparenza sembra cosa da poco ma serve il più importante degli ingredienti, volersi bene.
Momenti topici:
-Il mio arrivo annunciato sulla carrozza reale, non chiedetemi quanti cavalli non li ricordo mai, con tutti gli altri blogger che mi aspettavano in strada guardando verso sud ed io che arrivavo, da dietro, da nord, prima risata liberatoria.
-Il giro turistico sulla Potomobile con Poto, Tina, Gios81 eByb Lore!: la luce nei loro occhi sembrava quella dei bambini alle giostre e il gioco di apertura della cappottina è strepitoso, ci manca soltanto che inserisca il turbo e spicchi il volo.
-Come ogni Diva che si rispetti c'è una principessa in noi che aspetta solo l'occasione giusta di esprimersi: la coroncina-diadema delle Winx che tutti abbiamo indossato, nessuno escluso, è stato un bellissimo modo di esprimere il nostro stare assieme e fare gruppo unito. A me, ça va sans dire, è capitata la bionda, e un po' mi sentivo tale in quel momento. Grazie a Poto dell'idea.
-Le cose non dovute e inattese ma aprezzate: la volontà di tutti di cercare di costruire un rapporto con gli altri in un modo diverso da quello che usiamo attraverso il blog, senza lo schermo a fare da filtro. Un grazie particolare a LaVecchiaMarple, il bigliettino ricordo con la copertina di carta di gelso decorata, il taglio dei bordi a cappe, la scelta di un colore prezioso come l'oro per lo scritto, la pazienza per decorarlo con minuscole paillettes e brillantini colorati sono tutti segni di considerazioni per l'altro, piccole attenzioni e coccole indirette che fanno piacere quando le sai cogliere. Simpatica e divertente anche la spilla-fermaglio a forma di coccinella, che ci lega quasi in un circolo esclusivo. Grazie anche ai fotografi ufficiali per non aver voluto infierire sugli altri, anche se avrei voluto vedervi un po' più audaci, inbarba a quanto detto in passato una bella foto non dispiace a nessunA, purchè sia bella.
Per finire un ringraziamento speciale ai padroni di casa, Tino e Tina in particolare per la sottile incoscienza con cui ha organizzato il tutto, non sempre ci si può lasciar guidare dal cuore ma probabilmente il tuo ha imparato a fare selezione. Una scena non riesco a toglierla di mente, quella in cui Tino passa al setaccio tutte le piccole candele, versa e travasa la cera da una all'altra, accatasta il contenitore di vetro, allinea, , sposta , raddrizza. Tutto con la coroncina di Winx in testa, adorabile, un ingeniere mooolto particolare. Non per niente fa coppia con Tina.
Consigni per eventuali Summit bloggogay&Friendly: meno cibo e più pensieri da condividere, altrimenti la catalessi digestiva è sempre in agguato come una belva assassina: chiedere a Gios81 eventuali ragguagli in proposito.
I fatti, le persone, i luoghi e gli alimenti descritti in questo racconto non sono frutto di fantasia. Ogni eventuale lamentela sarà cestinata senza possibilità di appello.
Per la cena non si è badato a spese, sono stati prenotati i migliori chef diponibili sulla piazza, guidati per l'occasione dalle preziose indicazioni di Gan, della Vecchia Marple e via via di tutti gli altri ospiti mano a mano che la loro competenza culinaria divenisse necessaria. Dispiegati jet personali e tutti i mezzi di locomozione possibili, dal gatto delle nevi all'asinello sardo, dal sommergibile russo alle carrozze trainate a cavallo, tutto per riuscire a far pervenire i migliori ingredienti necessari alla riuscita della serata.
Spezie dall'Oriente, Pakistan e India in particolare, carni dall'argentina, cacao e caffè dal Brasile, panna di latte dal Belgio, aromi e agrumi dal sud-Italia, grano per la farina dalla Turchia, ortaggi e verdure dagli orti biologici di mezza Pianura Padana per averli freschi di giornata, farina per la polenta macinata a pietra dal mulino della tenuta di famiglia Bannet, vini preziosissimi dalla cantina ultrasecolare della famiglia di Gan, preparato di
Vari chef si sono avvicendati per preparare di volta in volta freschi antipasti, croccanti torte salate che mettevano in evidenza i sapori delle verdure di stagione, carni succulente e cotte alla griglia spennellate di ottimo olio d'oliva, aromi vari e poi spezie inebrianti, a volte un po' troppo inebrianti, soprattutto in quella portata dalla forma strana e fisiologica , orecchiette pugliesi talmente gustose da sembrare ornate del sapore delle gemme di tutti gli orecchini della Madonna di Pompei, contorni ai secondi piatti tagliati, invece che con la più pratica mandolina portata appositamente per l'occasione, con l'accetta di Attila, da volenterosi aiutanti poco ortodossi per quanto riguarda l'estetica alimentare, aperti diciamo a nuove interpretazioni di forme e colori in cucina.
Per non parlare poi dei dolci, un' orgia di creme fresche al mascarpone, al cioccolato, al cocco, al caffè e una strepitosa e frizzante al limone, paste frolle, sfoglie e tremule come non mai, dalle forme più disparate: a cuore, a griglia, a torre di Pisa, a gioco del domino (perchè i baci di dama ormai sono per i dilettanti) che hanno entusiasmato e fatto gridare all'attentato calorico tutti i commensali, anche se, a margine, bisogna registrare le lamentele di un ospite sanguigno e verace che ha mosso un'accusa di non-genuinicità verso i dolci di qualcuno, del quale non facciamo nomi, ma che si notava per il livello maggiore di nudità esposte al pubblico ludibrio, come si insegna bene nelle scuole serali per Entrenause.
Un capitolo a parte meriterebbero i vini e le bevande usate per inaffiare abbondantemente le pietanze, spiegate e raccontate con maestria dal caro Gan. Dallo champagne di una zona sconosciutissima della Francia, all'acqua naturale degli iceberg della Groenlandia, ai sidro di mele della Germania passando per il succo di frutti rossi del Canada, ogni bevanda una lezione di storia, geografia e costume, tutti lì adoranti a bere queste perle di cultura.
I commensali comunque non erano ordinari commensali, e quindi nemmeno la cena poteva seguire una sequenza di portate , come dire, ortodossa, dall'antipasto al dolce.
Sarà stata l'aria fresca della foresta, saranno state le spezie oppiacee delle candele, sarà stato l'alto grado di estrogeni nei presenti, fatto sta che si è preferito far proseguire la cena con il metodo "donna incinta": si passava cioè senza soluzione di continuità e coerenza da una portata all'altra in base semplicemente alla voglia del momento e alla fretta di rimpinzarsi la pancia.
Solo in questo modo si spiega un primo piatto dopo un secondo, un contorno al posto dell'antipasto, e un antipasto super segreto non pervenuto. Solo i dolci pare siano stati tenuti per ultimi, ma non potrei giurarci, voci di corridoio (leggi sguatteri in cucina) parlano di ospiti che si sono intrufolati clandestinamente nelle cucine per fare degli assaggini veloci mentre i dolci erano in preparazione. Nessun problema comunque, le calorie in più saranno visibili solo nel loro derrièr.
A cena quasi ultimata, su questo punto c'è un'opinione discordante tra i commensali, (pare che non sia mai terminata, vi informeremo meglio nei prossimi giorni), una certa vecchia signora si è improvvisamente animata e da un cappello a forma di cilindro uscito da chissà dove, forse da quella specie di tappeto di Yak tibetano che le copriva le gambe, comincia ad estrarre numeri e bigliettini a raffica e a distribuirli ai vari ospiti. Un po' titubanti prendiamo il pizzino che ci viene consegnato senza aprilo nè leggerlo, come da indicazioni ricevute sotto forma di minaccia di morte dalla dolce ed indifesa vecchina, fino a quando lei, dopo aver consultato un libriccino strano che teneva gelosamente tra gli artigli, ehm, tra le mani, (credo sia stato il manuale della Kabbalà che condivide con la sua amica MariaVergine in arte LaCiccona), inizia a farfugliare frasi senza senso. La guardavamo tutti un po' preoccupati, pensando che magari avesse esagerato con il mix di Cialis, Viagra e Belladonna nella sua tisana, e poi , saranno state le candele, sarà stata la sua voce bassa in tonalità oltretomba, ma pareva una seduta spiristica. Poi improvvisamente si rianima, di nuovo, e comincia a distribuire doni a tutti come se fosse una befana fuori tempo massimo per la consegna. Diciamo che un po' ha giocato il caso, un po' il fattore Q, un po' il fascino che emano ogni volta che indosso il collier di opale camaleonte, fatto sta che io mi sono accaparrato il regalo più bello della serata, un autentico bracciale a tre giri di vere perle bianche di Labuan, che sul mio polso sottile e ossuto sta divinamente: A chi osasse mettere in dubbio questo sappia che esiste prova fotografica scattata da uno dei fotografi accreditati alla festa, con i preziosi è sempre il caso di avere un immagine fotografica, così se me lo rubano ho qualcosa con cui andare dai carabinieri per la denuncia del furto, e che preziosi, le perle sono intervallate da quattro anelli ovali in oro massiccio 280 carati di lega esclusiva.
Altro premio interessante il porta condom a forma di borsetta chanel vinta da Gios81, color rosa e impreziosita da tre fiori in contrasto con borchie tempestate di diamanti come pistilli. E vogliamo parlare del portagioie con collier di smeraldi e rubini vinto da Byb, chissà come starà bene sopra il cassettone in camera da letto.
Insomma, la graziosa e gentile vecchina è stata adorabile con tuttE noi, Dive di ieri oggi e domani, l'unico dubbio che mi è frullato per la testa è che sia un modo per farsi perdonare qualche malvagità gratuita commessa nei nostri confronti che al momento mi sfugge. Lo so, dovrei essere un po' meno ostile verso il prossimo, forse è tutta colpa di quell'uccellaccio del malaugurio a forma di origami, plasmato da Byb ma animato con riti Vudù da Poto appeso sopra le nostre teste, anzi, proprio sopra il trono della vecchia.
Sempre in onore degli ospiti, ma questa volta da parte dei padroni di casa, sono stati altresì organizzanizzati dei meravigliosi giochi d'acqua che a confronto le fontane colorate di Barcellona impallidiscono. In un continuo crescendo e scendendo, prima in sottovoce poi via via più forti e vorticosi, con giochi di linee rette e a spirali, a doppia elica, ad ala di gabbiano, con un suono meraviglioso come quando i mufloni si grattano sulle rocce per staccare il pelo vecchio durante la muta. A Byb non pareva vero, stregato da questo portento ingenieristico e idraulico si è avvicinato il più possibile per carpirne i segreti, in modo da replicare in scala ridotta il tutto nella vasca da bagno a due piazze del nido d'amore che sta progettando per se e Lore!.
Insomma miei cari lettori, serata indimenticabile, dove, tra una malignità e un sorriso di circostanza sono stati siglati sotto banco importanti accordi di collaborazione e non belligeranza tra blogger. All'apparenza sembra cosa da poco ma serve il più importante degli ingredienti, volersi bene.
Momenti topici:
-Il mio arrivo annunciato sulla carrozza reale, non chiedetemi quanti cavalli non li ricordo mai, con tutti gli altri blogger che mi aspettavano in strada guardando verso sud ed io che arrivavo, da dietro, da nord, prima risata liberatoria.
-Il giro turistico sulla Potomobile con Poto, Tina, Gios81 e
-Come ogni Diva che si rispetti c'è una principessa in noi che aspetta solo l'occasione giusta di esprimersi: la coroncina-diadema delle Winx che tutti abbiamo indossato, nessuno escluso, è stato un bellissimo modo di esprimere il nostro stare assieme e fare gruppo unito. A me, ça va sans dire, è capitata la bionda, e un po' mi sentivo tale in quel momento. Grazie a Poto dell'idea.
-Le cose non dovute e inattese ma aprezzate: la volontà di tutti di cercare di costruire un rapporto con gli altri in un modo diverso da quello che usiamo attraverso il blog, senza lo schermo a fare da filtro. Un grazie particolare a LaVecchiaMarple, il bigliettino ricordo con la copertina di carta di gelso decorata, il taglio dei bordi a cappe, la scelta di un colore prezioso come l'oro per lo scritto, la pazienza per decorarlo con minuscole paillettes e brillantini colorati sono tutti segni di considerazioni per l'altro, piccole attenzioni e coccole indirette che fanno piacere quando le sai cogliere. Simpatica e divertente anche la spilla-fermaglio a forma di coccinella, che ci lega quasi in un circolo esclusivo. Grazie anche ai fotografi ufficiali per non aver voluto infierire sugli altri, anche se avrei voluto vedervi un po' più audaci, inbarba a quanto detto in passato una bella foto non dispiace a nessunA, purchè sia bella.
Per finire un ringraziamento speciale ai padroni di casa, Tino e Tina in particolare per la sottile incoscienza con cui ha organizzato il tutto, non sempre ci si può lasciar guidare dal cuore ma probabilmente il tuo ha imparato a fare selezione. Una scena non riesco a toglierla di mente, quella in cui Tino passa al setaccio tutte le piccole candele, versa e travasa la cera da una all'altra, accatasta il contenitore di vetro, allinea, , sposta , raddrizza. Tutto con la coroncina di Winx in testa, adorabile, un ingeniere mooolto particolare. Non per niente fa coppia con Tina.
Consigni per eventuali Summit bloggogay&Friendly: meno cibo e più pensieri da condividere, altrimenti la catalessi digestiva è sempre in agguato come una belva assassina: chiedere a Gios81 eventuali ragguagli in proposito.
I fatti, le persone, i luoghi e gli alimenti descritti in questo racconto non sono frutto di fantasia. Ogni eventuale lamentela sarà cestinata senza possibilità di appello.
Dopo aver letto tutto d'un fiato le 3 puntate, non posso che fare un'unica cosa:
RispondiEliminaCLAP CLAP CLAP.
Al commensale attento come un'aquila.
Al meno blogger e mi auguro più amico.
A chi c'era.
Grazie! Mi ha commossa, e soprattutto mi ha ringiovanito di 20 anni.
RispondiEliminaE MO SO'CAVOLI VOSTRI....
Standing ovation per la strepitosa cronaca.
RispondiEliminaNon solo la si legge d'un fiato, ma non c'è nemmeno un dettaglio di troppo né uno di manco!
P.S. Davvero lieto di aver fatto la Sua conoscenza.
prima una breve e fastidiosa postilla per un'errata corrige: non il byb, ma Lore! era nella quaterna sulla potomobile. ma certi dettagli sono poco importanti.
RispondiEliminae poi non mi resta che inchinarmi a cotanto splendido splendore. letterario e di civiltà.
perché ne permanga sempre una duratura memoria temo sarò costretto a creare un indice sul mio blog di questi meravigliosi scritti.
Carissimi, grazie veramente, se lasciate dei commenti significa che siete rientrati tutti sani e salvi e che la cena è quindi finita.
RispondiElimina@Byb
hai ragione, correggerò quanto prima il refuso.
Ecco, mancava il mio. Rientrato alla base, e avendo saputo del parto letterario, sono corso al pc. Straordinario e bello come il polso ingemmato dalle perle di Labuan. Asa-Ashel ha solo omesso la parte più significativa della cronaca del suo arrivo, degno della regina Elisabetta ( la prima, però, quella tosta). Ma lo ha fatto per modestia.
RispondiEliminaCon il suo veridico racconto si è guadagnato, oltre alla nostra imperitura riconoscenza, la nomina a Sempiterno Aedo e Bardo Insostituibile di ogni nostro futuro incontro.
Baci al sublime cantore.
Caro Asa_Ashel, che meraviglia!
RispondiEliminaUna meraviglia che ti somiglia.
Grazie di tutto.
Non di caciocavallo, ma di cacioricotta trattavasi... si era distratta, bella bionda ;-)
RispondiEliminaIn merito alla presunta catalessi, nego fermamente sia mai avvenuta, Cribbio... e comunque sicuramente la sua colpa sarebbe stata da attribuirsi all'ottimo vino Gannico versato a profusione nei dorati calici...
@Gios
RispondiEliminaops!, un altro errore da correggere, provvederò subito, e dire che è stato improvvisato pure un simposio in onore della tua cacioricotta, sono imperdonabile, correggerò subito.
Per quanto riguarda la catalessi, ecco, volevo evitare di descrivere le scene raccapriccianti degli ospiti trasformati in novelli Trinchetto che bevevano a canna direttamente dai fiaschi.
In merito poi al viaggio sulla Potomobile, volevo sottolineare anche il fatto che il Byb, rimasto a terra, ha fotografato in modalità papa-papa-paparazzi (cantato e ballato come solo una Germanotta può fare) il momento della trasformazione del mezzo spaziale, immortalando l'orrore del flap bloccato che necessita di un aiuto "manuale" per completare correttamente la complicata sequenza di apertura della capotte.
RispondiEliminaQuale oVVore!
Confesso di aver letto solo qua e là, ma mi pare che vi siate divertiti troppo per i miei gusti... (vd. soprattutto alle sezioni "regali" e "dolci").
RispondiElimina@Anastasia
RispondiEliminaE' anche per questo che Rosa in particolare ha avuto attacchi di nostalgia per tutta la settimana.
Parlate di questa maledetta cena da mesi... ma le foto? Non potete non pubblicarle dai!
RispondiEliminale foto sono state pubblicate. il caso ha voluto però che nelle foto pubblicate fossimo sempre tutti assenti, o distratti, o da un'altra parte.
RispondiEliminapurtroppo c'erano troppe dive, e i paparazi non sapevano chi riprendere.