Riporto il link alle Motivazioni della Sentenza n.138, in cui si "dichiara inammissibili gli interventi dell’Associazione Radicale Certi Diritti e dei signori C. M. e G. V., P. G. B. e C. G. R., R. F. R. P. C. e R. Z.".
Riporto inoltre, pari pari, dal sito dell'Associazione Radicale Certi Diritti, uno stralcio del comunicato stampa in cui si fa riferimento alle motivazioni della sentenza indicando in sintesi i punti favorevoli alle coppie gay.
1) riconoscimento che l’unione omosessuale, come stabile convivenza, è una formazione sociale degna di garanzia costituzionale perché espressione del diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia.
2) neppure il concetto di matrimonio è cristallizzato dall’Art. 29 della Costituzione e quindi non è precluso alla legge disciplinare il matrimonio tra gay, anche se restano possibili per il legislatore soluzioni diverse.
3) il legislatore deve intervenire e se non interviene la Corte potrà intervenire per ipotesi particolari, in cui sia necessario costituzionalmente un trattamento omogeneo tra la coppia coniugata e la coppia omosessuale.
Credo che a questo punto ci siano le giuste basi su cui ripartire per portare avanti la nostra battaglia per il riconoscimento di un diritto civile di cui potremmo anche non voler usufruire, ma per scelta e non per costrizione di cose.
Non sarà un riconoscimento a cancellare le difficoltà quotidiane e gli episodi di omofobia, ma è un simbolo importantissimo perché potrebbe veicolare finalmente un cambiamento di pensiero e di comportamento per i gay in particolare, e per la società tutta in generale.
Oh bene,mi sembrano delle motivazioni "motivanti" per il prosegui della battaglia.
RispondiEliminaAnche perchè si legge chiaramente che se non se ne occuperà il legislatore, la corte si riserva di occuparsene in futuro... quindi, non ci resta che combattere :)
La vera sorpresa sarebbe stata se la Corte Costituzionale si fosse pronunciata favorevolmente. La decisione, del resto, era del tutto scontata e quindi del tutto ineccepibile.
RispondiEliminaResta il fatto che per ora la Corte Costituzionale continua a rappresentare un punto di riferimento per la cultura politica e civile del nostrto paese. Queste motivazioni ne sono un esempio.
Peccato che tra la lungimiranza e la sensibilità civile dei togati e quella della nostra classe dirigiente ci sia un baratro.
Mi