E così, dopo l'euforia per la vittoria che li ha caricati a mille, ecco i primi interventi, assolutamente necessari a quanto pare, visto il valore di urgenza e lo strombazzamento mediatico con i quali sono stati presentati.
Inizia il neo-Governatore del Piemonte che, sotto il suo bel visino ed una certa proprietà di linguaggio rara tra i suoi colleghi di partito, nasconde una durezza di modi ed una tale incrollabilità sulle proprie posizioni da rasentare l'estremismo, una sorta di talebano in salsa verde-lega.
"Dovrò negare il patrocinio al Gay Pride"
ha ripetuto più volte, nel corso della serata, l'esponente leghista ospite della trasmissione Porta a Porta.
Arguta, tagliente e sarcastica la risposta del Coordinamento Torino Pride, che ha ricordato a tutti di non averlo mai chiesto. E dopo questa importantissima operazione ad alto valore sociale eccolo uscirsene con un altro punto fondamentale del programma per migliorare la qualità di vita della regione, fare in modo che le pillole abortive, le famigerate Ru486, già arrivate in Regione, restino nei magazzini a marcire.
Ad appoggiarlo, oltre al collega di partito e neo-Governatore/Doge del Veneto, che probabilmente era seccato dell'eccessivo spazio mediatico conquistato dall'altro, anche una pletora di personaggi tutti molto discutibili, da un certo uomo politico timorato di Dio sempre pronto a riempirsi la bocca di consigli morali per gli altri, ma piuttosto carente di coerenza nei fatti, una certa sotto-sotto-segretaria psico-socio-esaltata, che deve sempre sottolineare come le vere giuste osservazioni e opinioni arrivino solo dal suo ufficio e tutte le altre sono dannose libertà di pensiero da sradicare in tutti i modi dalle menti dei cittadini e, per finire, i rappresentati stranieri più influenti in Italia sempre pronti a ricordare di essere dalla parte della vita, perché senza altrimenti non potrebbero abusarne. Ovviamente, dopo giorni passati a riempire i media di fuffa e polemiche, perché di questo c'è sempre necessità in questo Paese, qualcuno ha fatto notare ai Governatori e ai loro sodali che la materia non è di loro competenza, ma nel frattempo si è parlato di questo per far passare in secondo piano chissà che altro.
A margine, ho trovato strepitosa una battuta di Ignazio Marino,senatore democratico e chirurgo, su questa vicenda:
"Forse Cota voleva fare il ginecologo e non il politico, per questo si intromette in quella che dovrebbe essere una relazione intima e professionale tra il medico e la sua paziente".
Questo post non ha lo scopo di segnalare la notizia, visto che ne hanno parlato e scritto in molti, ho deciso di scriverlo come promemoria, perché le persone dimenticano in fretta ed è su queste dimenticanze che si prepara, di volta in volta, il terreno per spostare l'asticella del limite di sopportazione a certi fatti assurdi, a palesi violazioni di diritti, a corrodere la capacità di discernimento e di usare il buon senso.
Per chiudere vorrei portare alla vostra attenzione un particolare: hanno scelto di attaccare e fare la voce grossa con i gay e le donne, da sempre due gruppi sociali considerati deboli perché più esposti alla discriminazione.
Quando ciò accade è sempre un segnale che a monte c'è un problema di credibilità di una certa, sbandierata e gonfiata, supposta prova di forza.
Mai uno che proponesse di abolire il divorzio...anche quello è contro i valori della chiesa no?!
RispondiEliminaAl di là del loro essere portatori di una cultura politica a me distante (e questo non sarebbe un problema se vivessimo in una paese "europeo") ciò che più infatidisce dei nuovi eletti usciti dalle urne, è l'arroganza di imporre (a tutti) la loro personalissima visione del mondo e delle cose. Nonostanste stimi Zaia (che preso singolarmente è persona colta e tutt'altro che stupida), è la pletora degli adepti che lascia stupiti. Non c'è traccia di un minimo di cultura "politica", nessuna conoscenza di quali sono i diritti e i doveri di chi è chiamato ad "amministrare" in nome di "tutti" i cittadini. Da quando Berlusconi è salito al potere (dal 1994, ricordo), il governo delle istituzioni è considerato "di proprietà". Ho vinto io e faccio quello che dico io. Comando io.
RispondiEliminaLa classe politica (anche quella locale-locale) è scesa irrimediabilmente in basso. Abbiamo toccato il fondo.
Il Veneto ha alle sue spalle centinaia e centinai di anni di una lunga tradizione di grande cultura politica e civile. Ascoltare certi discorsi da qualche neo-eletto più o meno giovane (che dice ispirararsi alla Serenissima repubblica)lascia non solo l'amaro in bocca, ma un senso di ingiustizia che fa cadere le palle!
Buona Pasqua a tutti.
Mì
@Joshua
RispondiEliminase cominciassimo a ribattere punto per punto tutte le loro assurdità presunte-razionali, non finiremmo più, ne verrebbe fuori un quadro di ipocrisia senza limiti.
@Mi
E' vero, questo sentirsi al di sopra di tutto da parte di chi viene eletto è una delle cose che più mi infastidiscono, anche perché spesso dimenticano che sono chiamati ad amministrare la cosa pubblica per il bene dei cittadini, tutti i cittadini, non per il loro tornaconto. Io sono del parere che, se chi vive di politica non avesse la possibilità di arricchirsi così tanto grazie ai giochi di potere, avremmo un numero di rappresentanti molto più basso. L'unica cosa positiva della Lega, a mio parere, è che, proprio per la loro particolare vicinanza alla vita delle persone e per il modo di conquistarla, proprio dai semplici cittadini possano arrivare i giusti freni, perché un elettore della Lega non si fa molti problemi quando deve andarsi a lamentare dell'operato di un eletto direttamente da questi, e il non-consenso espresso alla base è quello che temono di più. Un PD della situazione o altri partiti del passato, del parere della base se ne fregavano, infatti si vede dove sono arrivati.