Persone così, come questo signor José, le incontriamo dovunque, occupano il proprio tempo, o il tempo che credono gli avanzi dalla vita, a raccogliere [...] probabilmente lo fanno per qualcosa che potremmo definire angoscia metafisica, forse perché non riescono a sopportare l'idea del caos come principio unico che regge l'universo, e perciò, con le loro deboli forze e senza l'aiuto divino, tentano di mettere un certo ordine nel mondo, e per un po' di tempo ci riescono pure, ma solo finché possono difendere la propria collezione, perché quando arriva il giorno in cui questa si disperde, e quel giorno arriva sempre, o per morte, o per stanchezza del collezionista, tutto ritorna all'inizio, tutto ritorna a confondersi.
[...] lo spirito umano spesso prende decisioni di cui dimostra non conoscere le cause.
La pelle è tutto quanto vogliamo che gli altri vedano di noi, sotto la pelle neanche noi stessi riusciamo a sapere chi siamo [...] perché le vite sono come i quadri, avremo sempre bisogno di guardarle facendo quattro passi indietro, anche se un giorno siamo arrivati a sfiorarne la pelle, a sentirne l'odore, a provarne il gusto.
La solitudine, signor José, dichiarò solennemente il conservatore, non è mai stata una buona compagnia, le grandi tristezze, le grandi tentazioni e i grandi errori, sono quasi sempre il risultato di essere soli nella vita, senza un amico prudente a cui chiedere consiglio, quando qualcosa ci turba più di quanto avviene normalmente tutti i giorni.
Soltanto gli dèi morti sono dèi per sempre.
Tratto da "Tutti i Nomi" di Josè Saramago
Tutto ciò che esiste è impermanente. Anche le grandi e raffinate intelligenze come la sua. Purtroppo.
RispondiEliminaFortuna che, grazie alla scrittura, il pensiero sopravvive al perire del corpo e della mente.
Pace. _/\_