"Non siamo davvero solisti nemmeno nella nostra vita, ma la scena di un dialogo a più voci, tutte, purtroppo, forse, dello stesso valore".
( Göran Tunström )


venerdì 28 novembre 2008

Nuvole e carezze



Sono così stanco , ho soltanto voglia di immergermi nella vasca da bagno e lasciarmi cullare dal tepore dell'acqua calda , farmi inebriare dal profumo del bagnoschiuma all'iperico e papaia .

Scivolo dentro dolcemente e mi immergo completamente anche con la testa , resto qualche istante e sento che la stanchezza assieme alla tensione muscolare si scioglie , si diluisce : mi stendo bene , appoggio la testa sul bordo e mi lascio andare . Lo sento , il sonno di cui ho bisogno sta arrivando , l'ultima cosa che ricordo sono le ginocchia che fuoriescono dall'acqua , sembrano sponde sulle rive alte di un lago .

C'è una collina dal profilo morbido e arioso , una torre medievale in lontananza e una strada bianca che sale , s'inerpica sinuosa come un serpentone , sembra muoversi col mio sguardo , incrocia una cascina e ci gira attorno , s'intrufola tra i cepusgli di bosso per poi riapparire verso la cima . Punta dritta , verso la torre . Qualcuno , lì accanto , mi sta parlando : mi affascina il timbro caldo della sua voce , l'odore della sua pelle simile al profumo di ciliege mature , gli occhi malinconici , chiari e velati , come dell'acqua mescolata a spezie .

Mi parla a lungo senza guardarmi , racconta una storia di tornei equestri , di cavalieri e di lunghe alabarde ,di promesse d'amore da portare dentro il cuore , in battaglia fino alla fine, fino al ritorno . Di coppe di vino da sorseggiare , di serate davanti al fuoco .
Lui è un cavaliere triste , perché non ha più un principe dal quale ritornare : ad attenderlo c'è solo la collina , con la sua bianca strada , lunga e sinuosa come un serpentone , che l'attraversa tutta, girando sempre su se stessa .

Lo guardo , gli porgo la mano , gli sfioro il viso dolcemente . Lui mi guarda e sorride dicendomi : " i tuoi occhi sono le nuvole del mio cielo , le tue mani le carezze del mio cuore ".
Suona il telefono , mi sveglio all'improvviso ed emergo dalle acque .
Dov'è il mio bellissimo uomo che mi desiderava come non mai ? dov'è la poesia delle sue parole ?Chi è che mi ha rubato l'uomo dei sogni ?
Guardo il telefono : Evarista !
Ladra !

5 commenti:

  1. Meno male che è intervenuta Evarista!
    Li conosco bene, questi cavalieri erranti : quando va bene sono dei furbi cacciatori di dote.
    Poi hanno sempre qualche battaglia da fare, qualche giostra cui partecipare, qualche drago da cacciare, qualche cavallo con la diarrea da curare, qualche scudiero prigioniero dei mori da riscattare, qualche mago Frestone da combattere.
    Gentaglia inaffidabile, credimi.

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  2. Come un corpo nudo e rilassato può trasformarsi in uno scenario medievale ricco di particolari.. o almeno io l'ho interpretato così!

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  3. Come parole , immagini ed emozioni si mescolino tutte assieme nel calderone dell'incoscio e ,cuocendo al calore di un bagno caldo , si trasformino in figure oniriche che danno forma ai desideri .

    @Gan
    vuoi mettere l'enorme attrazione che da sempre provano le "brave ragazze" per quei farabutti ?
    Tutte infermiere mancate, crocerossine con lo scopo di redimere la "Gentaglia inaffidabile" .
    Ma il mio cavaliere era un Gentiluomo .

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  4. Io quando faccio la doccia, il bagno, o altre cose che sono momenti di cura per me stesso - dalla barba alla meditazione - ho l'abitudine di spegnere il telefono risolvendo il problema alla radice.
    :)

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  5. Che sogno...
    Anche il mio cavaliere è un Gentiluomo, ma ha ragione Gan, prima o poi riparte sempre, almeno 5 giorni a settimana... non sai quanti draghi ci sono nel Modenese, e lui li combatte tutti in sella al cavallino rampante che lo allontana da me ;)

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